CESA. Da febbraio a ieri aveva reso impossibile la vita alla sua ex convivente, M.D.S., 43 anni, originaria a Cardito, ma residente da tempo a Cesa.
Non solo, aveva preso di mira anche la figlia ventenne e unamica, perseguitate perché dovevano metterlo in contatto con lei. Ad essergli fatale lultimo incontro. I carabinieri della sezione operativa del nucleo territoriale di Aversa, coordinati dal tenente Giuseppe Giovanni Ianniello, in collaborazione con i militari della stazione di Cesa, hanno arrestato Antonio Maiello, 41 anni, di Afragola, ma residente a Giugliano, mentre, nel corso di un colloquio con la donna, divorziata, iniziava a dare in escandescenze e ad avere toni minacciosi.
Per lui, dopo che la vittima già da tempo aveva sporto denuncia, larresto in flagranza con laccusa di stalking. I due avevano convissuto per diversi mesi. A febbraio scorso lei decise di lasciarlo. Da allora, stando al racconto della signora, la vita sua, della figlia e di unamica si era trasformata in un inferno. Continue telefonate, lettere sms, passaggi notturni sotto labitazione con autoradio a volume altissimo e clacson strombazzante.
I militari stanno, inoltre, indagando su alcuni strani episodi che si sono verificati proprio da febbraio ad oggi, dei quali ancora si ignora il colpevole o i colpevoli: la sua auto oggetto di furto, poi ritrovata danneggiata; parabrezza della 600 della figlia infranto, la vettura del fratello bruciata, lagenzia immobiliare in cui lavora la giovane data alle fiamme.