BAGHDAD. E di 33 morti e 35 feriti, di cui alcuni in gravissime condizioni, il bilancio dellesplosione di alcune autobombe avvenute giovedì a Baghdad.
Esplose in sei quartieri differenti e abitati in prevalenza da famiglie sciite, le bombe sono esplose in concomitanza con una riunione a Baghdad con i rappresentanti di 47 compagnie internazionali per l’assegnazione dei diritti su 12 giacimenti di gas e petrolio.
L’attentato più grave è quello che ha interessato l’area di Shula, nel nord-ovest della capitale irachena, dove hanno perso la vita 13 persone. È il terzo attentato, in ordine di tempo, avvenuto oggi nella capitale irachena.
Nel primo, nel quartiere occidentale di Ameriya, due membri di una famiglia sono stati uccisi e altri quattro sono rimasti feriti quando sono state fatte saltare cariche esplosive applicate alla loro abitazione.
Successivamente un’autobomba è esplosa vicino alla casa di un consigliere dell’ufficio del primo ministro, Jamal ul Din Mohammad, nel quartiere di Qadissiya, provocando solo danni materiali. Al momento sono stati assegnati tre attentati. A una russa, a una pakistana e a una kuwaitiana.