ATENE. “Al momento attuale, dopo tutti i colloqui avuti oggi, non vedo possibilità di formare un governo di unità nazionale”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Karolos Papoulias, al termine dell’incontro con Fotis Kouvelis, leader della Sinistra democratica.
Lasegreteria del capo dello Stato ha reso noto che Papoulias riprenderà le consultazioni lunedì sera alle 19.30 locali (le 18.30 in Italia), presiedendo una riunione cui prenderanno parte Antonis Samaras (Nea Dimocratia), Evangelos Venizelos (Pasok), Alexis Tsipras (Coalizione delle Sinistre, Syriza) e lo stesso Kouvelis, nell’ultimo tentativo di formare un governo di unità nazionale ed evitare il secondo ricorso alle urne in due mesi.
Se riuscirà nel suo intento, Papoulias, 82 anni, sarà ricordato come l’uomo che ha salvato la Grecia moderna dalla catastrofe finanziaria dandole un governo di unità nazionale. Se fallirà, verrà ricordato come l’ultimo presidente della Repubblica ellenica quando ancora la Grecia faceva parte della Ue.
Iltentativo è quello di evitare che tra un mese i greci tornino alle urne e – per rabbia contro le rigide misure di austerità varate dai due governi precedenti sulla base del Memorandum firmato con i creditori internazionali – diano la vittoria alle sinistre radicali. Un voto che porterebbe automaticamente il Paese fuori dall’eurozona.
Intanto, si è registrata un’apertura di Kammenos, leader dei Greci Indipendenti, il quale ha dichiarato che “siamo d’accordo sul fatto che il Paese debba essere governato”. Vari analisti interpretanoqueste parole comeuna disponibilità ad entrare in una coalizione di cui potrebbero far parte – oltre a Nea Dimocratia e Pasok – anche Sinistra Democratica, per un totale di 201 seggi sui 300 in Parlamento. Ciò garantirebbe un esecutivo abbastanza stabile di fronte alle sfide che ancora aspettano la Grecia.