Inter, Moratti drastico: “Resta solo chi lo merita”

di Redazione

Massimo Moratti Il presidente dell’Inter Massimo Moratti rompe il silenzio dopo la sconfitta rimediata a Roma con la Lazio, il peggior modo per chiudere un’annata del tutto negativa.

E così tra le critiche generali ci si domanda quanto la conferma di Stramaccioni possa dare all’Inter della “ricostruzione” e quanti giocatori, in termini numerici, siano necessari per ritornare grandi. Quel che è certo è che chi resterà dovrà meritarlo, parola di Moratti: “Partiremo dalle conferme di chi merita di restare. Quest’anno non è andata più di una cosa.Abbiamo avuto più di una situazione negativa, tutto fa esperienza. Un insieme di scelte hanno causato questo andamento, ma i giocatori la volontà l’hanno sempre messa. Non è che oggi si farà tutto, c’è un periodo per capire le opportunità che ci sono e che cosa dobbiamo fare”.

Il presidente parla della partita disputata domenica a Roma: “Contro la Lazio abbiamo giocato molto bene. Il primo tempo è stato bellissimo, poi ci sono stati i soliti 2 o 3 minuti in cui abbiamo preso due gol. Due reti strane se consideriamo la nostra esperienza, poi è cambiata la partita, abbiamo avuto altre occasioni, ma dovevamo chiudere prima”.Il futuro?: “Ora non dico nulla”.

Stramaccioni col suo presidente: “Ho la fortuna di avere con Moratti un contatto quotidiano e il presidente ha le idee chiarissime sul progetto tecnico, ma sarà lui a decidere quando divulgarlo”. Il tecnico- traghettatore apre una parentesi sulla gara dell’Olimpico: “La sconfitta di ieri ha lasciato l’amaro in bocca,ma c’è tanta voglia di ricominciare, di essere di nuovo protagonisti dall’inizio. Azzerare la classifica era una cosa che aspettavamo. Per tornare grandi, come vuole il nostro patron- ha poi aggiunto -serve un progetto tecnico chiaro, sia da un punto di vista tecnico che di obiettivi. Non penso se mi merito o meno la conferma, se non il fatto di avere dato il massimo in queste nove partite. Il presidente, come detto ha il suo progetto, ma io oggi mi sento l’allenatore dell’Inter”. Quella di quest’anno non è stata annata migliore: “Non è stata per niente soddisfacente, da Inter. Però era importante entrate in Europa anche se dalla porta più piccola dell’Europa League, che resta una competizione importante”.

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