Roberto Di Matteo: dalle stalle alle stelle

di Redazione

Roberto Di Matteo In una stagione del tutto negativa per l’Italia “europea” c’è chi sorride, e lo fa sbalordendo tutti. Si tratta di Roberto Di Matteo che, da secondo di Villas Boas, si è impadronito della panchina dei Blues in occasione della partita di ritorno di Champions col Napoli, per non lasciarla più.

Una vera e propria favola per chi era abituato a vivere in secondo piano, a non esser nominato su tutti i tabloid perché oscurato dall’immagine di Villas Boas, mai rivelatosi un vero trascinatore. Di Matteo è stato in grado di far resuscitare chi sembrava ormai “morto” calcisticamentee ne ha dato prova con Fernando Torres, che, addirittura, ha messo in campo subito dopo il vantaggio avversario nella finale. Un uomo che ha saputo motivare una squadra in fallimento e che soprattutto ha saputo esaltare Didier Drogba, vero e proprio uomo bandiera.

E così succede che l’italiano “rischia” di rimanere sulla panchina del Chelsea anche l’anno prossimo, come lascia intendere il presidente Bruce Buck: “Robbie ha fatto un lavoro sensazionale, restituendo fiducia alla squadra e conducendola al successo. Finora abbiamo accantonato tutte le speculazioni sul possibile allenatore del prossimo anno perché concentrati prima sulBarcellona, poi sullaFa Cup, infine sul Bayern. Ora ci dobbiamo sedere un attimo e valutare il tutto. Robbie è sicuramente fra i candidati,ha fatto un gran lavoroe lo teniamo in serissima considerazione”. Difficile dire se resterà davvero, fatto sta che Di Matteo adesso è motivo di orgoglio anche per l’Italia.

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