Amministrative, la Seconda Repubblica giunta al capolinea

di Gennaro Pacilio

da sin, in senso orario: Orlando, Tosi, Doria, GrilloROMA. Con i risultati delle elezioni amministrative, molto probabilmente, la Seconda Repubblica è arrivata al capolinea.

I partiti: quasi azzerati. Allo sbando sia la destra che la sinistra, per non parlare del cosiddetto terzo polo. I candidati del Movimento 5 stelle, dove erano presenti con proprie liste, hanno ottenuto risultati eccezionali: a Parma, a Genova, a Verona. Si affermano figure “extrapartitiche” o “anti-sistema” come Leoluca Orlando a Palermo, Flavio Tosi a Verona, Marco Doria a Genova.

Il Pdl al collasso e con esso l’ipotesi di costruire un “nuovo centrodestra” rattoppando il vecchio: a Verona ottiene meno del 10%, a Palermo lo supera di poco. Soffre anche il Pd, spodestato dai candidati anti-segreteria o da altri partiti e movimenti della galassia di sinistra. Sfuma il terzo polo così concepito, come alleanza tra strutture già esistenti.

Da qui alla primavera del 2013 così come stanno le cose, nessuno riuscirà ad impedire che la Terza Repubblica venga battezzata da Beppe Grillo, a meno che i politici non riescano a costruire qualcosa di credibile (ma c’è davvero poca speranza), che non sia partorito dalle alchimie di un Palazzo ormai in macerie, così come ha ammesso Casini.

I giochi iniziano adesso, senza classi dirigenti, senza parlamentari, senza apparati. Siamo, molto probabilmente all’anno zero della politica italiana…finalmente.

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