MILANO. Si è reso conto del gesto che ha fatto e ha ammesso la sue responsabilità.
Così il procuratore capo, Massimo Meroni, ha dichiarato ai cronisti parlando Luigi Martinelli, luomo che nella giornata di giovedì ha sequestrato 15 persone allinterno dellUfficio delle Entrate di Bergamo. Martinelli rischia una condanna dai 6 agli 8 anni.
Luomo, residente, a Calcio, due figli, è stato descritto da tutti come una persona mite. Sulle motivazioni del gesto, il procuratore capo in conferenza stampa ha aggiunto: Solo dopo l’interrogatorio da parte del giudice potremo sapere con maggiore esattezza il significato di questa azione che sembrerebbe un’azione di protesta, dimostrativa, non oggettivamente giustificata visto che dai primi accertamenti dell’Agenzia delle Entrate sembrerebbe che avesse un debito non superiore ai mille euro nei confronti del fisco.
Laccusa per Martinelli, resta in ogni caso pesante: sequestro di persona. Arrestato subito dopo essersi arreso, il 54enne aveva addosso un fucile a pompa, calibro 12, e due pistole, calibro 22 e 6.35. Nello zainetto aveva poi anche un coltello. Martinelli deteneva regolarmente le armi in quanto titolare di licenza di caccia, ma non poteva portarle all’esterno dell’abitazione perchè la licenza era scaduta e non era più stata rinnovata.
Al momento, nessuno dei familiari di Martinelli ha voluto rilasciare dichiarazioni.