ROMA. Bersani, dopo aver annunciato la propria candidatura alla premiership, stretto fra le manovre dei big del partito quali Veltroni e DAlema, gli ultimatum di Vendola e Di Pietro, …
… le tentazioni centriste e la voglia di primarie dei rottamatori e degli ulivisti prodiani, sta pensando a come sparigliare le carte e provare a dare un po di respiro a un progetto politico che – come tutti i partiti della Seconda Repubblica – pare assai affaticato nonostante il suo Pd, stando alle intenzioni di voto, è il primo partito dItalia, più per le colpe altrui che per i suoi meriti. E così ecco lidea: annunciare la propria candidatura a premier e dare contestualmente il via libera alla presentazione di una lista civica che affianchi il partito alle prossime elezioni politiche.
E la vera notizia è che la lista (ispirata dal mondo che ruota attorno a Repubblica) dovrebbe essere guidata da Roberto Saviano. Questultimo, però, nel giro di poche ore, bolla il tutto come disinformazione. Un netto No ad essere utilizzato come paravento per una burocrazia di partito in cerca di rinnovamento. Il mio mestiere è quello di scrivere, ma non rinuncio alla possibilità di costruire un nuovo percorso in questo paese, ha affermato Saviano. Ciò, dunque, senza bisogno di essere candidato alle elezioni. Un altro misero tentativo di coinvolgere lo scrittore comera già avvenuto per le elezioni del sindaco di Napoli dello scorso anno.