BRINDISI. Il presidente del Consiglio Mario Monti ai funerali di Melissa Bassi, la 16enne uccisa sabato mattina dallo scoppio di un ordigno davanti all’istituto professionale “Morvillo-Falcone” di Brindisi.
Partito presto dagli Stati Uniti, dove si era recato per il G8, il premier è arrivato a Brindisi intorno alle 15 per poi partecipare, alle 16.30, ai funerali a Mesagne, il paese della studentessa. aPlloncini e fiori bianchi nella piccola piazza dinanzi alla chiesa madre e striscioni alle finestre con messaggi di dolore di rabbia e di ricordi. Una folla, che si era radunata nella piazza Quattro Novembre già qualche ora prima del funerale, ha accolto il feretro. Presenti in chiesa, oltre a Monti, i ministri dell’Interno, Annamaria Cancellieri, della Giustizia, Paola Severino, dell’istruzione Francesco Profumoil presidente della Camera, Gianfranco Fini, il presidente del Copasir, Massimo D’Alema, il governatore della Puglia, Nichi Vendola.
Chi ha portato un fiore, chi un ricordo, molte lacrime e messaggi di speranza. “Contro le stragi di vittime innocenti. Ci siamo noi a lottare: 14 milioni di studenti”, è scritto con un pennarello su un cartoncino bianco esposto vicino all’ingresso della chiesa.
Intanto, è stata riaperta lunedì la scuola “Morvillo-Falcone” di Brindisi. Sul banco di Melissa, qualcuno ha messo un mazzo di fiori, un orsacchiotto di peluche e un biglietto con scritto “Ciao Melissa, rimarrai sempre nei ricordi di chi ti ha amato. Ciao piccolo angelo sorridi dal cielo”. Le compagne di Melissa si sono ritrovate poi nel piazzale dell’attentato dove, sostenute da assistenti sociali e soprattutto dagli insegnanti, si sono raccolte commosse in ricordo della sedicenne.
Il sindaco di Mesagne, Franco Scoditti, ha proclamato il lutto cittadino: la bandiera nazionale è stata esposta a mezzasta o abbrunata su tutti gli edifici comunali, le scuole di ogni grado e gli enti pubblici e privati.
Sul fronte delle indagini,il dottor Capaldo Motta ha confermato che non cè per ora nessun fermo. Stanno circolando online le immagini del presunto attentatore ripreso con in mano un telecomando, ricavate da una videocamera di sorveglianza. Nelle immagini si vede luomo vestito con una giacca nera, pantolone chiaro e scarpe da ginnastica. Nella giornata di lunedì era stato fermato un sospetto, Claudio S., tecnico tv, ma poigli investigatori lo hanno rilasciato.
Intanto,cambia il reato ipotizzato per l’attentato di Brindisi: da strage si indaga ora per strage aggravata dalla finalità di terrorismo. La conferma è arrivata dallo stesso procuratore nazionale Antimafia, Pietro Grasso, che ha parlato di “finalità evidenti”. “Tolta l’ipotesi del fine personale nei confronti delle vittime – ha spiegato Grasso – non c’è dubbio che qualsiasi altra ipotesi ha un effetto di terrorismo sia che venga fatto da un singolo isolato, sia da un pazzo, sia da un’organizzazione eversiva, dalla mafia o dalla Sacra Corona Unita”. “In ogni caso – ha concluso Grasso – l’effetto è terroristico, intimidatorio e questo produce la competenza della Procura distrettuale Antimafia o di quella competente per atti di terrorismo”.