PALERMO. Un ingente quantitativo di droga sequestrato dalla polizia, nell’ambito dell’operazione Monterrey, che ha portato all’arresto di 34 persone, sgominando un’organizzazione internazionale di trafficanti, era nascosto in un forno per la cottura della ceramica, prodotto in Messico e spedito in Italia.
La droga, inizialmente inviata in Olanda, era stata successivamente trasferita all’interporto di Milano e da qui, con un camion, alla volta di Napoli. Gli investigatori, però, grazie alla collaborazione con gli agenti della Dea, l’agenzia antidroga americana, sono riusciti a bloccare il camion con il forno imbottito di droga e protetto da una scorta armata in un’area di servizio in provincia di Terni.
Il forno è stato poi trasferito alla scuola dei vigili del fuoco di Roma, dove è stato smontato, consentendo agli investigatori di scoprire nascosti i cinque quintali di cocaina sequestrati. La droga, con un principio attivo purissimo, ha un valore al dettaglio di almeno 80-100 milioni di euro.
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