SALERNO. Due suicidi in 24 ore. Anche questa volta a compiere il gesto estremo uomini che pensano di non essere in grado di riuscire a far fronte alle difficoltà: perdita di lavoro, debiti, disoccupazione.
Questa volta entrambi i suicidi sono avvenuti nel salernitano. G.A., 63 anni, aveva lavorato come custode per anni. Quando ha appreso che non solo era rimasto senza lavoro, ma che avrebbe dovuto lasciare lalloggio di servizio si è sentito finito.
Così ha preso carta e penna e ha scritto un biglietto ai familiari Perdonatemi, sono un fallito, e poi si è tolto la vita impiccandosi con una corda nello stesso deposito dove aveva prestato servizio, attiguo allabitazione. A ritrovare il corpo senza vita, una delle figlie. La ragazza ha chiamato i soccorsi che poco dopo si sono precipitati in via Brum.
Nelle stesse ore e a pochi chilometri di distanza, a San Valentino Torio, un uomo di 62 anni, Angelo Coppola, compie lo stesso gesto e lascia anche lui un biglietto: Senza lavoro non si può vivere. Coppola, operaio edile, era senza lavoro da circa un anno. Ovvero da quando era stato licenziato dalla ditta per la quale lavorava dopo aver perso commesse. Luomo si è sparato un colpo di fucile al petto.