Terremoto, 17 morti e 14mila sfollati. Inchiesta su crollo dei capannoni

di Redazione

 ROMA. Nella notte ancora decine di scosse di terremoto nell’area della pianura emiliano-lombarda colpita in questi giorni dal sisma.

Dalla mezzanotte scorsa l’Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato oltre 60 scosse, con epicentro situato nella zona interessata dal terremoto, la cui magnitudo ha provocato oscillazioni da un minimo di 2.0 a un massimo di 3.8, quest’ultima registrata alle ore 8 di questa mattina, con epicentro tra Modena e Mantova. I Comuni prossimi all’epicentro sono Novi di Modena e Concordia, in provincia di Modena, e Moglia, in provincia di Mantova. Il Consiglio dei ministri convocato in via straordinaria, intanto, ha deciso l’aumento di 2 centesimi delle accise sulla benzina e la deroga al Patto di stabilità per la ricostruzione. I pagamenti fiscali e contributivi rinviati a settembre per gli abitanti delle zone terremotate. Proclamato il lutto nazionale per lunedì 4 giugno.

RECUPERATO ALTRO CADAVERE. I vigili del fuoco hanno recuperato il cadavere dell’operaio della azienda di Medolla, la Haematronic, che finora era dato per disperso. Le vittime nella fabbrica sono dunque ufficialmente quattro. Il bilancio delle vittime sale dunque a 17. – Leggi: i nomi delle vittime.

17 MORTI E 14MILA SFOLLATI. Negli ultimi dieci giorni l’Emilia è stata colpita da due violenti sismi di magnitudo 5.9 e 5.8 che hanno causato un totale di 24 morti (17 dei quali deceduti ier) e circa 14.000 sfollati (8.000 ieri e 6.000 la settimana scorsa).

INCHIESTA SU CROLLO CAPANNONI. Il Procuratore capo di Modena Vito Zincani ha annunciato l’apertura di un inchiesta relativa alle vittime dei crolli avvenuti in provincia di Modena a causa del sisma. Sui crolli dei capannoni, su cui già è nata una polemica, ha detto che la “politica industriale a livello nazionale sulla costruzione di questi fabbricati è una politica suicida. L’indagine, affidata ai sostituti procuratori Maria Angela Sighitelli e Luca Guerzoni, – ha spiegato Zincani – si focalizzerà sul collasso dei capannoni industriali di recente costruzione, per verificare se sono state rispettate le norme antisismiche previste dalla direttiva regionale del 2003, ma anche se ci siano state negligenze o mancanze nella costruzione e nella progettazione e nel collaudo degli edifici stessi”. Le ipotesi di reato, ancora in corso di valutazione, sono omicidio colposo plurimo, lesioni personali colpose – viene valutato anche il disastro colposo – e poi la violazione delle norme edilizie. Per ora i magistrati stanno raccogliendo le informazioni provenienti dalle forze dell’ordine relative alle persone estratte, al luogo dove sono state estratte e all’orario, alla posizione in cui erano. Al momento non ci sono indagati.

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PREVISTE ALTRE FORTI SCOSSE.

L’Ingv ha messo in guardia: la sequenza delle repliche sarà lunga e non si può escludere che possano avvenire altri forti terremoti, come quello avvenuto ieri. Secondo il presidente dell’Ingv, Stefano Gresta, si tratta di “un terremoto che si inserisce in una sequenza. Spesso può accadere che durante una sequenza possano avvenire scosse di magnitudo confrontabili a quella della scossa principale”.

CONTROLLI ANTISCIACALLAGGIO. “Saranno effettuati dei mirati controlli di sicurezza anti-sciacallaggio nelle zone che rimarranno abbandonate dalla popolazione”, in conseguenza della nuova ondata di scosse di terremoto in Emilia Romagna. – ha detto oggi il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri – Allo stesso tempo si procederà con il complesso lavoro delle verifiche di stabilità su tutti gli immobili prima che la gente possa tornare a casa. Le case hanno tenuto perfettamente, ma ci sono crepe in tanti palazzi storici”.

POLEMICHE. Intanto, divampano le polemiche. Dal web arriva la richiesta dell’annullamento della parata del 2 giugno, per destinare i fondi stanziati ai terremotati. Richiesta rigettata, però, da Napolitano. E nel mirino della Cgil finiscono anche i capannoni del modenese, crollati sugli operai nonostante fossero di recente costruzione. Attacchi a cui anche oggi ha risposto Squinzi, leader di Confindustria: “La polemica che sta montando mi sembra artificiosa. – ha detto – I capannoni come si vede dalle fotografie sui giornali di oggi, erano in assoluta normalità. E la zona non era specificata come particolarmente sismica. Sono dispiaciuto e triste per le vittime che ci sono state ma escludo la malafede dal punto di vista imprenditoriale. Non dimenticate che sono morti anche degli imprenditori direttamente nel crollo”.

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