Vaticano, si cercano i complici del “corvo”: un cardinale tra i sospettati

di Mena Grimaldi

 ROMA. Nuovi sviluppi nell’aria su quello che è stato oramai denominato “VaticanLeaks”.

Dopo l’arresto del “corvo”, Paolo Gabriele, avvenuta mercoledì scorso dagli uomini della Gendarmeria vaticana, è pressoché sicuro che il cerchio si stia stringendo intorno ad altre persone operanti negli uffici vaticani e che si stia esaminando il possibile coinvolgimento anche di alti prelati.

Pare che tra isospettatici sia anche un cardinale italiano. Ad alcuni giornali hanno parlato in forma anonima alcune persone che si definiscono i “corvi” e che agiscono per difendere il Papa e per denunciare il marcio dellaChiesa. Gabriele, l’aiutante di camera di Benedetto XVI, è accusato di furto aggravato, ovvero di aver diffuso dei documenti riservati.

Ma visti gli sviluppi,non è che il punto di inizio di un’inchiesta destinata ad allargarsi. Si cercano altri “corvi”, colpevoli della fuga e della pubblicazione di documenti riservati della Santa Sede e di carte segrete trafugate direttamente dall’appartamento papale.

Intanto, da lunedì mattina inizia la fase della istruttoria formale condotta dal giudice istruttore del Tribunale vaticano, Piero Antonio Bonnet.

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