Si allarga il fronte contro il digestore a Lo Uttaro

di Redazione

 MADDALONI. Si allarga il fronte del no al digestore anaerobico a Lo Uttaro. Ora c’è anche l’Udc, con il nuovo segretario cittadino, Salvatore Mataluna, …

… ad affiancare il cartello della sinistra, che da mesi si oppone al sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, e a quello di Maddaloni, Antonio Cerreto, tra i primi a dare l’assenso alla costruzione dell’impianto in località Lo Uttaro. Ma non c’è solo l’Udc. Più si va avanti e più diventa nutrito lo schieramento. Anche l’Associazione Medici per l’Ambiente, con Alessandro Correra, e il Comitato per la Vivibilità di Antonio Cuomo, hanno infatti contribuito a pianificare le attività sul territorio per indurre i sindaci del comprensorio di Lo Uttaro a fare un passo indietro sul biocarburante. Comunque già è stata protocollata la richiesta di un Consiglio Comunale, aperto ai cittadini, alle associazioni e ai comitati. Si vuole così un confronto sull’argomento, perché a dividere non è solo Lo Uttaro. Il digestore, secondo l’Associazione Medici per l’Ambiente, tra le fonti energetiche rinnovabili, sta iniziando a creare più problemi che vantaggi.

“E’ così. La grossa concentrazione di batteri – fa sapere il medico Alessandro Correra – esiste proprio nelle zone dove insistono i digestori. Gli impianti, poi, sono rumorosi, maleodoranti ed alcuni studi cominciano ad evidenziare come non siano privi di emissioni nocive. Non esiste l’impatto ambientale zero. Ed averli a pochi metri da casa può diventare un incubo”.

L’Udc si sofferma sulla inopportunità di costruirlo in un’area che già risente di un precario equilibrio ambientale e che potrebbe compromettere persino la nascita del Policlinico. “Su questioni del genere – continua Salvatore Mataluna – l’appartenenza politica va messa da parte. Si tratta di difendere il territorio e bisogna farlo rispettando il Piano rifiuti, che colloca il digestore a San Tammaro. E’ la soluzione più logica, come ha avuto modo di ribadire l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano. Sono anche d’accordo sul fatto di concentrare sull’impianto di San Tammaro tutta la frazione umida, dove verrebbe raddoppiata da 40 mila a 80 mila tonnellate. Se è già stato deciso in questo modo, non capisco perché si continua ad insistere su Lo Uttaro”.

La posizione del Pd, dell’IdV, del Sel e della Federazione di Sinistra rimane sempre la stessa. Lo Uttaro va bonificato e basta. Non esistono margini per una mediazione. Il digestore va a San Tammaro e la Regione deve rispettare gli impegni sulla bonifica. Un’ulteriore precisazione viene dall’avvocato Gianluca Capalpo del Sel, che chiarisce: “Stiamo restituendo dignità alla politica. Il contributo delle associazioni e dei comitati è forte, ma la politica è stata da subito contraria alla decisione di allocare l’impianto di trattamento dei rifiuti umidi ai disastrati confini di Maddaloni. E’ irrazionale una decisione del genere. L’impianto va fatto, ma non in un sito di interesse nazionale per la compromessa situazione ambientale”.

Il responsabile dell’Ambiente del Pd, Angelo Tenneriello, ed il coordinatore dell’IdV, il consigliere comunale Aldo Tagliafierro, proveranno ad incalzare il sindaco Antonio Cerreto in Consiglio. L’obiettivo rimane quello di far rispettare il Piano rifiuti, perché non diventi carta straccia, per volere del sindaco della città capoluogo, sempre più deciso ad andare avanti. Provvederà invece la Federazione di Sinistra, con Vittorio Garbo e Domenico Belcore, ad organizzare un incontro con la cittadinanza. L’auspicio di Domenico Belcore è che: “I cittadini devono sostenerci. Bisogna portare avanti questa giusta rivendicazione e scongiurare ulteriori fardelli ambientali. Maddaloni deve essere tenuta fuori dal discorso del digestore. Già abbiamo tanti problemi di natura ambientale, portati all’attenzione della politica che governa la città e lasciati ancora irrisolti”.

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