MONDRAGONE. Il deputato del Pdl Mario Landolfi è stato rinviato a giudizio con le accuse di concorso in corruzione e truffa aggravate dall’avere agito per favorire un clan camorristico, quello dei Casalesi.
Lo ha deciso il gup Alessandra Ferrigno al termine dell’udienza preliminare, accogliendo la richiesta del pm Alessandro Milita.
Landolfi, originario di Mondragone (Caserta), vicecoordinatore del Pdl in Campania, secondo l’accusa avrebbe corrotto un consigliere comunale della sua città, facendolo dimettere un mese prima della scadenza del consiglio, del quale si impedì così lo scioglimento. In cambio il parlamentare gli avrebbe offerto un contratto di lavoro di tre mesi per la moglie nel consorzio “Eco4”, che si occupa della raccolta rifiuti,e un posto nella futura giunta comunale. Poiché la donna, durante i tre mesi, percepì lo stipendio ma non andò a lavorare, si configura anche la truffa. Il processo comincerà il 9 luglio prossimo.
“E’ una vicenda farsesca”,così Landolfi commenta il suo rinvio a giudizio per concorso in corruzione e truffa aggravata – contro di me non c’è una sola prova”. “Avrei potuto avvalermi delle mie prerogative parlamentari – prosegue il deputato – e, come era orientamento della Camera, non acconsentire all’uso delle intercettazioni invece non solo ho acconsentito, ma le ho addirittura pubblicate su Facebook. Ho reso un interrogatorio di due ore e mezzo, spiegando punto per punto la vicenda, e ho depositato un’informativa della Guardia di Finanza del 2009 dalla quale si evince che la signora non è stata assunta nel consorzio Eco4 grazie a me. Ciò nonostante, il gup ha disposto il giudizio”.
“Le carte processuali denunciano il totale deserto probatorio. – commenta il coordinatore regionale del Pdl Nitto Palma – In piu’ occasioni, di recente, i giudici hanno sconfessato le linee accusatorie della Dda di Napoli nei confronti di altri soggetti appartenenti al mondo della politica. Ed e’ per questo che, a partire dall’onorevole Landolfi, attendiamo con fiducia il responso dell’autorita’ giudiziaria. Che ci auguriamo essere rapido e sollecito per rimarginare, se mai e’ possibile, la ferita arrecata all’immagine di una persona seria e perbene come lui”.
“Esprimo la mia piena solidarieta’ all’amico Mario Landolfi, che conosco da sempre e con il quale ho condiviso, e condivido, un impegno politico di lunga militanza”. Lo dichiara in una nota Amedeo Laboccetta, coordinatore cittadino del Pdl per la citta’ di Napoli. “Purtroppo – continua Laboccetta – la macchina del fango a senso unico continua a funzionare, nonostante sia sempre smentita dai fatti, come dimostra anche la vicenda Mills di cui oggi abbiamo appurato l’evidente inconsistenza. La limpidita’ e la correttezza dell’operato di Mario Landolfi – conclude – non ha bisogno di essere dimostrata, per lui parlano la carriera politica e l’altissimo spessore umano”.