SANTA MARIA CV. Da tempo i cinque Sammaritani avevano prospettato la loro intenzione di sostituire Mario Tudisco con un uomo di loro gradimento.
Dopo il loro comunicato, pubblicato nei giorni delle sue dimissioni, ove era contenuto un attestato di fiducia, seppur condizionata, nessuno aveva creduto che la loro intenzione fosse quella di conservare il buon Mario nella carica di assessore alla cultura. In realtà, lobiettivo dei cinque consiglieri, eletti dalle associazioni poi rinnegate, era quello già esternato poche settimane fa, quando si sussurrò il nome del preside Rienzo. Oggi che si comincia a profilare allorizzonte il delicato passaggio dellapprovazione del Bilancio 2012, sono tornati alla carica per pretendere lo scotto della loro fedeltà al sindaco.
Ma la questione non è solo questa; a poche settimane dallapprovazione del documento contabile di programmazione, anche altri gruppi della maggioranza chiedono di contare di più nelle decisioni amministrative, attraverso un allargamento dellesecutivo da quattro ad almeno sei assessori. Un mercimonio subdolo e squalificante di unAmministrazione che era nata con lobiettivo di risanare la città e la macchina comunale; di evitare gli sprechi, di perseguire la trasparenza nellazione amministrativa.
Mario Tudisco è una persona perbenee la sua azione, seppur in un momento di gravi difficoltà perdonali, ha dato lustro ad una città. Le sue iniziative nel campo culturale sono state le uniche degne di nota di questa amministrazione. Questi consiglieri che ne chiedono la testa, perché non hanno insistito nel chiedere quella di Biondi invece che era una degli obiettivi del programma delle Associazioni? Perché non hanno chiesto il ripristino del doppio senso in via Consiglio dEuropa o il mantenimento della destinazione delle aree produttive e di quelle agricole?
Vergognatevi! Vergognatevi, perché Mario è stato uno degli artefici della vittoria della coalizione ed ora viene posto sul piatto della bilancio per sacrificarlo sullaltare della Politica del mercimonio che ha caratterizzato le amministrazioni che si sono succedute in questa città da diversi lustri. Un città che, continuando questo modo di intendere la politica, non vedrà lalba di un giorno migliore. Spero che Biagio, memore di quanto Mario ha fatto per lui, riesca a sventare questa minaccia che squalificherebbe, definitivamente, la sua amministrazione.
Gaetano Rauso