Di Santo devolve parte dell’indennità alla parrocchia

di Redazione

Eugenio Di Santo SANT’ARPINO. “Devolverò quattrocento euro della mia indennità mensile al restauro della parrocchia di Sant’Elpidio Vescovo”.

Ad annunciarlo è il sindaco Eugenio Di Santo che fin dall’insediamento ha rinunciato all’indennità che gli spetterebbe di diritto per destinarla ad associazioni attive e importanti del territorio. Una parte, infatti, viene devoluta all’associazione intitolata a padre Pasquale Ziello che offre sostentamento alle famigli bisognose. Quattrocento euro sono stati invece destinati fino ad ora all’associazione Nostra Signora di Fatima – Opera di Padre Pio per la realizzazione di una casa di accoglienza per immigrati.

“Vista però la necessità di raggiungere la somma necessaria al restauro della nostra amata chiesa – dichiara il primo cittadino – ho deciso di rispondere all’appello fatto dal parroco don Umberto e di devolvere, fino alla fine del mio mandato, questi soldi per una causa che stà sicuramente a cuore a tutti i santarpinesi. I recenti lavori di restauro e di consolidamento architettonico hanno fatto sì che la chiesa dedicata al nostro santo patrono tornasse finalmente al suo antico splendore. E fin dal primo momento la nostra amministrazione ha ritenuto che fosse un dovere inderogabile collaborare al raggiungimento della cifra necessaria e ha già stanziato una somma per il restauro. Io personalmente, inoltre, da cittadino ho contribuito economicamente perché don Umberto sentisse la vicinanza nostra e della popolazione intera”.

“Sì, – continua – perché è ammirevole la caparbietà che ha avuto il nostro parroco nel volere il restauro della chiesa alla quale i santarpinesi sono fortemente legati e nell’aver ottenuto il contributo generoso dei cittadini nonostante le oggettive difficoltà economiche di questa fase storica. Ma c’è ancora molto da fare ed è per questo motivo che ho preso la decisione di contribuire ulteriormente al raggiungimento dell’obiettivo. La mia scelta vuole essere la testimonianza di come i soldi della collettività e quindi quelli della mia indennità devono essere utilizzati in maniera razionale e destinati in maniera primaria a quelle che rappresentano le vere priorità per i nostri concittadini. Rinnovo, ovviamente, la mia vicinanza e la totale disponibilità all’associazione di Oasi di Padre Pio e il supporto al progetto di realizzazione della casa di accoglienza che in prima persona ho sempre sostenuto. Aspettiamo infatti l’esito della richiesta di finanziamento che la nostra amministrazione ha fatto a questo scopo e siamo fiduciosi in un risultato positivo che possa costituire un tassello in più nel raggiungimento di uno scopo così importante”.

“Approfitto, infine, – conclude Di Santo – per inviare l’intera popolazione a mostrarsi ancora generosa e a continuare a dare il proprio contributo per il restauro della chiesa e perché anche tutti gli affreschi siano riportati al loro splendore. Un piccolo gesto da parte di tutti può fare una grande differenza”.

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