PulciNellaMente, Arrigo Levi e la telefonata di Napolitano

di Redazione

Arrigo LeviSANT’ARPINO. È stata una delle mattinate più significative ed emozionanti della ricchissima storia di PulciNellaMente, quella vissuta nel Palazzo Ducale “Sanchez de Luna” di Sant’Arpino.

Ospite della kermesse ideata ed organizzata da Elpidio Iorio, Antonio Iavazzo e Carmela Barbato, è stato il giornalista e scrittore, nonché Consigliere Personale del Capo dello Stato, Arrigo Levi. E la sorpresa più emozionante e gradita è arrivata proprio dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che si è collegato telefonicamente con la manifestazione. “Saluto con immenso piacere- ha detto il Capo dello Stato- la popolazione di Sant’Arpino, comunità a me sempre cara dove ho concentrato una considerevole parte del mio impegno politico negli anni Cinquanta. Da giovane deputato ho condiviso insieme a voi santarpinesi tante battaglie politiche. La vostra è sempre stata una cittadina in prima linea nelle lotte sociali e di fervida attività culturale. Oggi avete il privilegio di avere fra i voi un uomo dal grande spessore umano e culturale quale Arrigo Levi a cui va il mio saluto”. E prima di congedarsi il presidente Napolitano rivolgendosi ai santarpinesi ha promesso loro “presto verrò di nuovo a trovarvi”.

Altrettanto significativo è stato l’incontro con il giornalista e scrittore di origine modenese, a cui è stato assegnato il Premio PulciNellaMente per la Comunicazione. Accolto, in un palazzo Ducale completamente imbandierato con il Tricolore, dal sindaco Eugenio Di Santo e dagli alunni del Circolo Didattico “Cinquegrana” che hanno cantato l’Inno di Mameli, Arrigo Levi si è detto “onorato e colpito”. Rivolgendosi ai tanti giovani presenti in sala li ha “invitati a guardare con fiducia nel futuro, perché conoscendo bene l’Italia posso senza timore di smentita affermare che la stessa non sta messa così male come dicono i giornali, a cui, e lo dico da uomo dell’informazione, non bisogna credere totalmente. È vero quello attuale è un momento difficile, ma la nostra Nazione ne ha superato altri ben più duri.

Da testimone e da giornalista ho vissuto il secondo dopoguerra, gli anni del terrorismo e pure siamo riusciti a vincere queste sfide improbe. Questo è stato possibile grazie al nostro senso di unità e coesione nazionale e grazie anche al contributo dell’Europa che non è una matrigna, ma la casa comune di tanti popoli che dal 1945 hanno riposto le armi e hanno deciso di condividere la propria strada”. Recependo l’invito degli organizzatori di PulciNellaMente, Levi si è congedato dai santarpinesi promettendo loro “di diventare un ambasciatore di questo splendida comunità, che non conoscevo, ma che mi ha profondamente colpito”.

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