SANT’ARPINO. “Apprezzabile l’iniziativa di Ernesto Capasso che andava accompagnata dal gesto delle dimissioni”.
Lo afferma, in una nota, il gruppo consiliare del Partito Democratico. “Quello che lui sottolinea, – continuano i consiglieri democratici – alcuni anni fa fu oggetto di una presa di posizione del Pd che non trovò il sostegno di alcuna forza politica, sia della maggioranza che dell’opposizione, è fu bollata dal sindaco come una ‘strumentalizzazione’, senza che qualcuno si fosse sentito in dovere di intervenire. Con le dimissioni, Capasso avrebbe certamente aperto lo spazio per una riflessione sull’immobilismo che ha portato al fallimento dell’Unione dei Comuni. Ma sorprende che ad un politico attento come Capasso sfugga che si tratta dello stesso immobilismo, che sta portando al fallimento il Comune di Sant’Arpino”.
“Si tratta – continua la nota del gruppo consiliare Pd – dell’ennesima sconfessione e fallimento del sindaco Di Santo, che, all’epoca dell’iniziativa del Partito Democratico, affermò che volevamo strumentalizzare un problema inesistente e per il quale ‘sin dall’insediamento dell’esecutivo guidato dal sottoscritto abbiamo provveduto ad adempiere a ognuno dei nostri ‘doveri’ istituzionali nominando sia gli assessori che i consiglieri che rappresentano l’amministrazione di Sant’Arpino nell’Unione. Ci siamo a più riprese, poi, confrontati con la Commissione prefettizia che guida il comune di Orta di Atella e che regge pro-tempore anche l’Unione, concordando sulla necessità di un rilancio serio e concreto dell’azione politica dell’ente sovra-comunale’. Poi, fu lo stesso sindaco a lamentare una scarsa attenzione da parte dei Comuni per l’istituzione della “Unione” fino a quando, sempre il sindaco, parlò di un rilancio grazie al lavoro dei dioscuri Salvatore Lettera e Domenico Cammisa. Si trattò evidentemente di un ‘colpo di sole’ e fu necessario tentare di rianimare l’Unione dei Comuni con l’immissione di politici esperti. Ma neanche la ‘cura Capasso’ è stata in grado di risollevare l’Unione dei Comuni da un male acuto, determinando un altro insuccesso della giunta Di Santo”.
“Ci auguriamo – concludono dal gruppo consiliare del Pd – che sulla questione si apra un dibattito serio e documentato, perché siamo di fronte ad una seria questione politica che chiama in causa il futuro della nostra realtà territoriale”.
