Autonomisti contro Sagliocco: Santulli e Lama all’opposizione?

di Antonio Arduino

 AVERSA. La Federazione degli Autonomisti messa fuori dalla stanza dei bottoni, malgrado gli accordi, passa all’opposizione?

E’ quanto abbiamo chiesto a Paolo Santulli subito dopo il voto negativo espresso dai ventidue consiglieri presenti in assise alla richiesta di sospensione fatta da Imma Lama “per avere un incontro con le forze della coalizione di maggioranza al fine di concordare il voto da assegnare per la scelta del presidente dell’assemblea”.

“In questo momento – ha risposto l’esponente dell’FdA – non è successo ancora niente, dobbiamo vedere gli sviluppi di quello che accade. Dopo di che prenderemo le nostre decisioni, ma chiederemo conto anche agli altri partiti di maggioranza relativa, perché gli accordi presi al tavolo delle trattative non siano disattesi”. “Perché se così non fosse- ha aggiunto – comincerebbe un’altra realtà poco accorta dell’amministrazione aversana e quindi si comincerebbe con il piede sbagliato”.

“Noi- ha detto Santulli- non abbiamo mai rivendicato il presidente del consiglio”. “A noi- ha ricordato l’ex parlamentare- l’interpartitico ha assegnato un assessore. Per motivi di dialettica interna non lo avevamo dato. Abbiamo trovato la sintesi, così come ci è stato chiesto al tavolo dell’interpartitico, e abbiamo segnalato al sindaco in tempo debito questa cosa”. “Ora- ha concluso Santulli- ci aspettiamo che il sindaco ci riconosca il dovuto. E’ un atto di democrazia, se ci sarà”.

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Questo prima del voto che ha determinato la nomina di Giuseppe Stabile, di Noi Aversani, a presidente dell’assise con 22 voti a favore contro i ottenuti 2 da Lama e 1 voto nullo attribuito ad un non consigliere. Una decisione che non è passata sotto silenzio perché prima Imma Lama, poi Paolo Santulli hanno rivendicato il ruolo dovuto all’FdA.

“Signor sindaco il movimento dell’FdA ha dimostrato fino ad ora massima lealtà rispetto all’alleanza sancita con Lei e con le altre componenti della coalizione di maggioranza relativa, in particolare con il Pdl ed ha diritto a partecipare a pieno titolo alla formazione dell’esecutivo. Gli accordi presi nelle riunioni dell’interpartitico prevedevano il riconoscimento della nostra rappresentanza in giunta. Un successivo incontro del sindaco con le varie componenti dell’interpartitico avrebbe dovuto ratificare gli accordi. Siamo rimasti in attesa di una Sua convocazione annunciata e mai avvenuta nel corso della quale insieme al consigliere Santulli avremmo espresso le indicazioni del nostro movimento. Tutto questo non è avvenuto. Per una politica nuova in piena discontinuità con le deleteri esperienze che hanno costellato un passato politico e amministrativo dal quale tutti, Lei in prima persona, abbiamo preso formalmente le distanze. Restiamo in attesa di una chiara assunzione di responsabilità da parte di tutti. Signor sindaco, non si può”.

Una scelta apparsa chiara dopo pochi minuti dall’avvio del primo consiglio comunale dell’era Sagliocco che, forse, ha colto di sorpresa soltanto i due consiglieri rappresentanti della lista portatrice di 2220 voti, oltre 200 più del Nuovo Psi, 432 dei quali ottenuti da Imma Lama. Certamente, una scelta inaspettata per Lama e Santulli, sono usciti dall’aula dopo la lettura del risultato del voto che ha bocciato sonoramente la candidatura a presidente dell’assiste di Imma Lama alla quale sono andati 2 soli voti contri i 22 voti a Stabile ed un voto nullo, premiando “mister mille preferenze” Giuseppe Stabile, esponente di Noi Aversani. Nel video i momenti della rottura.

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