AVERSA. Per fare lassessore, ancora non si conosce in quale settore, della giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sagliocco, Raffaele Pizzi, Massimo per gli amici, nominato in quota Pdl, componente ex Alleanza Nazionale, …
… ha scelto di rinunciare ad un incarico professionale che lamministrazione comunale gli aveva affidato nello scorso mese di aprile. Prima che ci fosse la nomina da parte del primo cittadino, infatti, nessuno si era accorto della presenza di questa causa di incompatibilità. Giunti al dunque, tra lincarico di assessore e quello di tecnico per la progettazione della ristrutturazione di casa Cimarosa e del restauro della chiesa dello Spirito Santo, da destinare a sede della fondazione dedicata al più importante figlio della nostra città, nellambito del programma del Piu Europa, il neo assessore ha scelto il primo.
Superato questo ennesimo ostacolo, lesecutivo targato Sagliocco per andare a pieno regime dovrà registrare anche lassegnazione delle deleghe, anche se i giochi sembrano essere, oramai, fatti dopo che è stato operato anche laccorpamento di diverse deleghe a causa della riduzione da dieci a sette degli assessori.
Al vicesindaco in rosa, Nicla Virgilio (Pdl ex Fi), come da desiderata pubblicamente espressi, dovrebbero andare la Cultura e la Pubblica istruzione; a Guido Rossi (Noi Aversani) il bilancio e la programmazione complessa (Piu Europa); ad Elia Barbato (Pdl ex Fi) i lavori pubblici; a Romilda Balivo (Udc) la riconferma alle Pari Opportunità e le Politiche sociali; a Raffaele De Gaetano (Udc) gli affari generali e il commercio; a Ninì Migliaccio (Nuovo Psi) l’ambiente e igiene urbana; a Pizzi l’urbanistica. In pratica, si è cercato di far sposare le professionalità degli assessori con i settori dei quali andranno ad interessarsi come ha sottolineato anche lo stesso Sagliocco.