AVERSA. LAssociazione Italiana Familiari Vittime della Strada torna a farsi sentire per segnalare linsufficienza di controllo nel tratto di Corso Bersaglieri compreso fra via Battisti e via Belvedere.
Per la ristrettezza del tratto di strada, così come per la restante parte, fino a pochissimo tempo fa era presente un evidente segnale di divieto di sosta rimosso, in via temporanea, a seguito di lavori di ristrutturazione a cui è stato sottoposto un fabbricato. Finiti i lavori, non è riapparso il segnale e cè chi lascia lautomobile in sosta per menefreghismo o per ignoranza delle norme del codice della strada che prevedono che intercorra almeno un metro di distanza tra le autovetture parcheggiate e le mura perimetrali delle abitazioni, affinché i pedoni possano percorrere in sicurezza unarteria.
In Corso Bersaglieri le cose non stanno così e non cè ora del giorno in cui un pedone possa percorrere la strada, in particolare nel tratto indicato, senza correre il rischio di essere travolto da una autovettura. Per prevenire disavventure non basta che il pedone si tenga strettamente accostato al muro perché lo spazio libero tra una automobile in sosta ed una che transita nellarteria, specialmente se le auto non sono delle utilitarie, è praticamente virtuale. Così il pedone deve armarsi di pazienza e, tenendosi al riparo, addossandosi alle scarse rientranze create da porte e portoni delle abitazioni, aspettare che il traffico veicolare si diradi per poter sgattaiolare velocemente dalla stradina.
Un problema che non esisterebbe se il controllo della polizia municipale fosse continuo, costante e frequente, per abituare, a suon di contravvenzioni, gli ostinati che preferiscono parcheggiare in divieto di sosta, mettendo a repentaglio lincolumità dei pedoni, per risparmiare un euro e 50 centesimi che costerebbe lasciare lautomobile in sosta per mezza giornata nel parcheggio poco distante. E quanto chiede lAifvs perché il numero di vittime della strada non cresca.