Napoli, stangata Imu su case popolari: il Pdl attacca De Magistris

di Redazione

Luigi De Magistris NAPOLI. Sarà anche più forte la giunta comunale, come ha detto il sindacoLuigi DeMagistris dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2012, a cui si è arrivati dopo 27 ore di discussione nell’aula del consiglio comunale di Napoli.

Fatto sta che dalla votazione finale si sono astenuti due esponenti di “Napoli è tua”, la lista vicino al sindaco, e non accennano a placarsi le polemiche relative all’aumento dell’Imu per l’Istituto autonomo case popolari di Napoli, l’ente che gestisce 78mila alloggi a canone popolare disseminati sul territorio cittadino e in provincia.

Una scelta, quella dell’amministrazione di Palazzo San Giacomo, che cozza con l’orientamento sociale della giunta De Magistris. A denunciare lo sgarro alle fasce deboli di Napoli ci ha pensato l’assessore regionale all’Urbanistica, Marcello Taglialatela, che ha ricevuto dal commissario dell’Iacp, Carlo Lamura, ex consigliere comunale del Pdl, la documentazione sul provvedimento.

L’Iacp, quindi, dovrà pagare il massimo dell’aliquota prevista per le seconde case: 4 milioni 744 mila 235,45 euro, pari a quasi il 47 per cento del gettito teorico per canoni. Per Taglialatela, l’Iacp viene equiparata a una società immobiliare e si troverà a pagare una cifra superiore a quella incassata con i canoni d’affitto.

Che stia per finire la “luna di miele” tra Regione Campania e Comune di Napoli, celebrata dall’intesa istituzionale tra il sindaco e il governatore Caldoro?

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