Sanità penitenziaria, Caputo: “Ora passare ai fatti”

di Redazione

 NAPOLI. “Abbiamo raggiunto un risultato positivo, finalmente l’Asl Napoli1 si impegna a fornire delle risposte alla difficile situazione della sanità penitenziaria. Ora dalle parole si passi ai fatti”.

Lo ha dichiaratoNicola Caputo, presidente della “Commissioneregionale trasparenza e controllo atti”, a margine dell’audizione congiunta conla “Commissioneregionale sulla prevenzione del mobbing sui luoghi di lavoro e di ogni forma di discriminazione”, presieduta da Donato Pica, sulla situazione della sanità penitenziaria in Campania. All’audizione hanno partecipatoLiberato Guerriero, direttore dell’Istituto Penitenziario di Secondigliano, Teresa Abate,direttore dell’Istituto Penitenziario di Poggioreale, StefanoMartone, direttore dell’Ospedale psichiatrico giudiziario,e Gennaro Volpe, capo gabinetto del commissario straordinario dell’Asl Napoli1 Maurizio Scoppa.

“Il prossimo 26 giugno – annuncia Caputo – è stato convocato un tavolo tecnico a cui parteciperanno i direttori degli Istituti penitenziari di Poggioreale, Secondigliano e Opg per affrontare da vicino la problematica della sanità e approfondire tutte le altre questioni poste in questi mesi”. “Ci sembra un passo in avanti nella costruzione di un rapporto organico tra l’azienda sanitaria e gli Istituti Penitenziari, rapporto – aggiunge il presidente della commissione – che purtroppo non c’è mai stato”.

“In questo momento all’interno delle strutture penitenziarie – spiega ancora Caputo –si offre un servizio sanitario insoddisfacente, con tempi lunghissimi per le visite specialistiche, carenza di personale e l’assenza di un rapporto di continuità assistenziale tra il personale sanitario e i detenuti”. “Ora – conclude il consigliere regionale – bisogna passare dalle parole ai fatti, il nostro obiettivo è quello di superare le difficoltà quotidiane e salvaguardare la dignità dei detenuti. E’ necessario invertire una situazione difficilissima che io stesso ho verificato nelle ispezioni che ho effettuato negli Istituti di pena”.

“Prendiamo atto – dichiara Donato Pica, presidente della Commissione sulla Prevenzione del Mobbing – della disponibilità dell’Asl Napoli 1, ma il percorso è ancora lungo. Noi vogliamo che la sanità penitenziaria risponda a tutte le richieste degli istituti. In particolare riducendo i tempi per le visite specialistiche e incrementando il personale sanitario”.

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