CASAL DI PRINCIPE. Dieci persone, tutte appartenenti alla fazione Schiavone del clan dei casalesi, sono state arrestate dai carabinieri per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Loperazione, eseguita dai militari del reparto territoriale di Aversa e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha consentito di fare luce e smantellare il gruppo Venosa, di San Cipriano d’Aversa, “delegato” dagli Schiavone allaraccolta delle estorsioni nellagro aversano nei periodi di Pasqua, Natale e Ferragosto. Le indagini hanno documentato numerose estorsioni ad imprenditori ed esercenti, poste in essere con minacce e violenze.
“Tengo una imbasciata (un messaggio, ndr) dai compagni di Aversa. Siccome le cose sono cambiate, ogni buon amico tiene tre pensieri all’anno: Natale, Agosto e Pasqua”. A parlare è uno dei dieci arrestati,Luigi Cirillo, cruenta leva criminale dell’ala Schiavone del clan dei Casalesi, intercettato dai carabinieri mentre sta parlando con un commerciante, vittima delle sue richieste estorsive.
Il ‘biglietto da visita’ era sempre lo stesso: il denaro sarebbe servito a mantenere le famiglie dei carcerati. Oppure si rivolgevano alle vittime sostenendo di essere stati mandati dagli “amici di San Cipriano”, quindi di “mettersi a posto”.
Gli arrestati sono: Umberto Venosa, 61 anni, detto Umbertuccio o cucchiere; Salvatore Venosa, 39, detto Salvatore o cucchiere; Giuseppe Venosa, 67, detto Giuseppe o cucchiere; Emilio Mazzarella, 45, di Cesa; Giuseppe DAusilio, 40, di Villa Literno; Mario Maisto, 45, di San Cipriano, detto U tabaccaio; Angelo Compagnone, 43, detto Pizzabott, di Carinaro; Luigi Cirillo, 44, di Aversa; Francesco Vitolo, 50, di Aversa; Luigi DAngelo, 37, di Teverola.
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