“No al lavoro minorile”, i Circoli Ambiente in campo

di Redazione

 CASAPESENNA. In occasione della “Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile”, che ricade il 12 giugno, il Circolo dell’Ambiente e della Cultura Rurale di Casapesenna, nelle persone di Tommaso Fontana, Giuseppe Napoletano, Marco Piccolo e Angelo Ardente,

… per non dimenticare e per ricordare tale giornata fa sapere che sono ancora ben 215 milioni i bambini e le bambine che lavorano per sopravvivere e più della metà sono sottoposti alle peggiori forme di lavoro minorile, come la schiavitù e la partecipazione ai conflitti armati, , con un impatto oltremodo negativo sulla loro formazione e crescita. 115 milioni, invece, quelli che ogni giorno rischiano di perdere la vita e compromettere la loro salute con lavori pericolosi. Nuove stime, rese note lo scorso 1 giugno, ci dicono che circa 5 milioni di bambini e bambine sono vittime del lavoro forzato, che comprende condizioni tra cui lo sfruttamento sessuale e la servitù per debiti, e questa cifra è senza dubbio sottostimata.

Ardente, vicecoordinatore Campania dei Circoli dell’Ambiente, a nome dell’intero movimento ambientale dichiara: “Non si può essere soddisfatti se pensiamo che sono ancora 215 milioni i bambini e le bambine che lavorano per sopravvivere e più della metà sono sottoposti alle peggiori forme di lavoro, tutti i paesi devono impegnarsi per raggiungere questo obiettivo, individualmente e collettivamente promuovendo forme di lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e donne. Lavoro dignitoso per i genitori e istruzione per i bambini e le bambine, sono elementi indispensabili per lo sradicamento del lavoro minorile. Non possiamo accettare che l’eliminazione del lavoro minorile faccia passi indietro nelle priorità dell’agenda dello sviluppo, pertanto invitiamo le istituzioni, associazioni e cittadini a riflettere su tale situazione, che più delle volte viene tralasciata ma che è alla luce del giorno e i dati c’è ne danno una dimostrazione”.

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