CASAL DI PRINCIPE. Pizzo, droga e armi sul litorale Domitio, nel Casertano: i carabinieri hanno eseguito dieci ordinanze d’arresto nei confronti di affiliati alla fazione ”Schiavone” del clan dei Casalesi.
Sono tutti ritenuti responsabili di vari episodi estorsivi aggravati dall’uso delle armi e dal metodo mafioso. Tra le vittime anche proprietari di noti stabilimenti balneari, bar ed esercizi commercianti del litorale di Castel Volturno. Il racket era imposto anche a chi gestiva le piazze di spaccio, ai parcheggiatori abusivi e ai noleggiatori di videopoker. Fermate, inoltre,quattro persone per spaccio di sostanze stupefacenti, tra cui due donne ritenute referenti del traffico di droga sul litorale.
I presunti estorsori, arrestati carabinieri della compagnia di Mondragone a Castel Volturno (Caserta), nell’ambito di un’inchiesta coordinata dai pm della Dda di Napoli, Cesare Siringano e Giovanni Conzo,hanno poco meno di trent’anni. Si tratta di Marco Giangrande e Daniele Paone, sottoposti a fermo insieme a Mirko Ponticelli, altro presunto referente del clan al Villaggio Coppola. Negli ultimi mesi, i tre, secondo gli inquirenti, avrebbero preso il posto di Alfonso Iacolare nella gestione del racket delle estorsioni sul litorale domizio.
I militari, guidati dal capitano Lorenzo Iacobone, hanno accertato la facilità con cui il clan, a dispetto degli arresti recenti, sia riuscito a trovare nuove leve per le estorsioni e come l’attività sia proseguita in modo ininterrotto, con richieste di pizzo ai titolari dei lidi, ai parcheggiatori abusivi e ai gestori dei bar. A gestire il racket della droga era invece una donna.