La scuole salutano il questore Guido Longo

di Redazione

da sin. Lembo, Longo e ManganelliCASERTA. Le scuole aderenti al Centro Studi ed Alta Formazione Maestri del lavoro d’Italia saluteranno il questore di Caserta Guida Nicolò Longo prima del suo trasferimento a Reggio Calabria.

Un atto dovuto visto la grande disponibilità mostrata nell’incontrare gli studenti di ogni ordine a grado durante le sua permanenza casertana. Guidati dai docenti o dai capi d’istituto la rappresentanza sarà formata, dall’Ite Terra di Lavoro, Liceo Manzoni, Liceo Diaz, Itis Ferraris di Marcianise, Itis Giordani di Caserta, Comprensivo “Ruggiero” ed Ite Guido Carli di Casal di Principe.

Sarà accompagnata dai referenti dell’associazione degli insigniti guidati dal presidente Mauro Nemesio Rossi e dal segretario Giovanni Izzo. Interverranno anche alcuni rappresentati dell’Inail, della Canfapi, Ascom, organizzazioni partner del CeSAF, nonché dal presidente onorario Paolo Pedone preside della seconda università di Napoli facoltà scienze del farmaco. L’incontro è previsto per il prossimo sei giugno prossimo alle ore 10 presso la questura di Caserta.

Il rapporto questura-scuola ha origini antiche, ma si è perfezionato ed infittito sempre più dopo la giornata della legalità organizzata nel lontano 28 ottobre del 2009 quando il capo della Polizia Antonio Manganelli, partecipò alla giornata della legalità nell’auditorium della provincia di Caserta. Fu allora che si consolidò l’idea e la missione di fare del “Modello Caserta”,uno strumento che partisse dal basso e portasse nelle scuole i principi della lotta alla criminalità organizzata.

 Nel suo periodo di permanenza sono stati oltre settemila i giovani delle scuole del CeSAF che ha incontrato il questore Guido Nicolò Longo, da solo e molte volte affiancato dalla magistratura e forze dell’ordine, ma anche dal prefetto Ezio Monaco. L’augurio dell’associazione degli insigniti e che i responsabili delle istituzioni che si succederanno in futuro ai vertici casertani sapranno alimentare l’eredità lasciata da quelli che a vario titolo hanno servito con dedizione e passione questa terra. Curare e far cresce sani e corretti cittadini i giovani, significa valorizzare il patrimonio più grande che ha questa provincia.

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