CESA. A Cesa, la Festa della Repubblica è passata nel più completo silenzio delle istituzioni.
Consapevoli dellattuale necessità di austerity, non si pretendeva certo una celebrazione in pompa magna affermano iconsiglieri comunali di opposizione Domenico Mangiacapra, Enzo Guidaed Antimo DellOmo del gruppo Progetto Democratico per Cesa ma almeno un piccolo gesto simbolico (un manifesto commemorativo, un comunicato del sindaco) per ricordare levento lo si poteva fare,soprattutto in considerazione del fatto che questanno la celebrazione è stata dedicata alle vittime del terremoto in Emilia.
Invece fanno notare i rappresentanti dellopposizione a Cesa questa celebrazione è trascorsa nel più completo silenzio. Loccasione della Festa della Repubblica celebra lesito del referendum istituzionale indetto a suffragio universale il 2 e il 3 giugno 1946 con il quale gli italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo. Dopo 85 anni di regno, con 12.717.923 voti contro10.719.284, gli italiani sceglievano di essere cittadini della Repubblica e non più sudditi di Sua Maestà di casa Savoia.
E dunque una Festa importante per la storia dItalia, che va sicuramente celebrata in modo sobrio, ma che non può essere trascurata, anche in considerazione del fatto che fu la prima volta che le donne poter o no votare. Ritenendo che sia dovere delle istituzioni ricordare quest edate e celebrare queste feste, auspichiamo – concludono i consiglieri di opposizione che la prossima volta lAmministrazione Comunale nondimentichi la Festa del 2 giugno.