ADRASKAN. Un carabiniereè morto ed altri due sono rimasti feriti in seguito ad un’esplosione avvenuta nella mattinata di lunedì in un campo addestrativo della polizia afghana, ad Adraskan.
L’attentatoè avvenuto alle 8.50 locali (le
L’esplosione, provocata da un proiettile proveniente dall’esterno, presumibilmente un razzo Rpg,ha coinvolto quattro militari dell’Arma appartenenti al Pstt (Police Speciality Training Team) uno speciale nucleo addestrativo della polizia afghana. Il seguito all’esplosione un carabiniereè morto e due sono rimasti feriti alle gambe, mentre il quartoè illeso. La deflagrazione è avvenuta in prossimità di una garitta di osservazione installata a ridosso della linea di tiro del poligono.
La vittima si chiama Manuele Braj, 30 anni. Braj, di Galatina, nel Leccese, era di stanza al 13esimo reggimento Friuli-Venezia Giulia, è morto sul colpo, mentre gli altri due militari, rispettivamente della Seconda Brigata Mobile di Livorno e del settimo reggimento Trentino-Alto Adige, sono rimasti feriti alle gambe e sono stati trasportati in elicottero all’ospedale militare Usa di Shindand, dove sono ricoverati non in pericolo di vita.
Braj lascia la moglie, di 28 anni, e il figlio di 8 mesi.La zona dell’esplosione è stata isolata per permettere i rilievi di rito e la ricostruzione della dinamica.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, esprime “i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari del caduto, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese e augurandosi che i militari feriti nell’attacco possano superare questo critico momento”. Cordoglio anche dalministro degli Esteri Giulio Terzi: “E’ una notizia tristissima: abbiamo perso un giovane valoroso italiano impegnato a costruire un futuro più sicuro per i nostri figli e un Afghanistan in cui gli afghani possono decidere il loro futuro”.