ROMA. Cancellato il vertice tra il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e i leader dellUnione europea, previsto in occasione del G20 a Los Cabos, in Messico, per discutere della crisi dell’eurozona anche alla luce del voto pro-euro in Grecia.
Dalla Casa Bianca nessuna motivazione specifica o ufficiale, solo un vago riferimento al fatto che Obama avrà l’opportunità di incontrare i colleghi europei mercoledì, nella seconda giornata di lavori, insieme ad altri appuntamenti a margine del G20.
Alcuni ritengono che il forfait di Obama sia dovuto alle tensioni emerse nelle ultime ore tra Usa e Ue. Con la cancelliera tedesca Angela Merkel che continua a dire no agli eurobond e a qualsiasi forma di mutualizzazione del debito. Una linea in totale controtendenza con quella nordamericana. E con il voto in Grecia che non ha placato le turbolenze sui mercati, rendendo il clima più teso e rilanciando più che mai la necessità di misure da prendere in fretta. Misure che rappresentino davvero una svolta, in grado di ridare credibilità all’euro e fare ripartire l’economia del vecchio Continente.
A testimonianza delle tensioni tra le due sponde dellAtlantico anche le parole del presidente della commissione europea José Manuel Barroso, tese a rivendicare lautonomia dellUe e il diritto delle proprie decisioni: Non siamo qui per prendere lezioni di democrazia o di gestione delleconomia.
Intanto, un risultato nel primo giorno del G20 è stato ottenuto in chiave Fmi: l’organismo di Washington ha infatti raccolto impegni finanziari, destinati ad aumentare le sue risorse, per 456 miliardi di dollari, oltre i 430 previsti. Saranno – ha spiegato il direttore generale Christine Lagarde, la seconda linea di difesa per risolvere e prevenire crisi finanziarie.