ATENE. Il leader di Nea Dimokratia, Antonis Samaras, ha giurato mercoledì davanti al presidente della Repubblica, Karolos Papoulias e all’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, Ieronymos.
Domani chiederò al nuovo governo di fare un duro lavoro per uscire dalla crisi in cui versa il Paese, sono state queste le prime parole del nuovo premier greco subito dopo il giuramento.
In tarda serata sarà poi la volta della riunione con il leader del Pasok, Evangelos Venizelos, con quello di Sinistra Democratica, Fotis Kouvelis, e con il ministro delle Finanze ad interim Giorgos Zanias.
Scopo della riunione è quello di definire quanto domani Zanias dirà a Bruxelles ai partecipanti alla riunione dell’Eurogroup oltre ad informarli che la Grecia ha un nuovo governo. Zanias rappresenterà domani il governo di Atene anche se a ricoprire l’incarico di ministro delle Finanze dovrebbe quasi certamente essere chiamato Vassilis Rapanos, attuale responsabile della Banca Nazionale di Grecia.
Il nuovo governo, che giurerà domani, dovrebbe comprendere rappresentanti dei conservatori di Nea Dimokratia (primo partito alle ultime elezioni, 29% del consenso e 129 seggi in Parlamento), socialisti del Pasok (terzo partito dietro la sinistra radicale di Syriza, 12,25% e 33 seggi) e il partito della sinistra moderata, Dimar, che ha garantito il suo voto di fiducia.