BAGHDAD. Il 13 giugno a Baghdad sarà ricordato come il giorno più sanguinario dal ritiro degli ultimi soldati americani dallIraq e dallultimo attentato dello scorso dicembre che provocò la morte di 73 persone.
Nella mattinata, infatti, ci sono stati numerosi attentati a Baghdad contro i pellegrini sciiti che si erano riuniti per una ricorrenza religiosa. I morti sarebbero circa 70.
Secondo una prima ricostruzione, le esplosioni sembrano opera di ribelli sunniti che spesso rivolgono i loro attacchi contro gli sciiti con l’intento di rinfocolare le violenze interconfessionali che hanno provocato la morte di decine di migliaia di persone tra 2006 e 2007.
Con i partiti di governo sunniti, sciiti e curdi ancora in bloccati in una crisi che minaccia di mandare in frantumi il loro fragile accordo per la divisione del potere, gli attacchi rilanciano i timori che l’Iraq possa ripiombare nelle violenze settarie.