DAMASCO. Le forze governative di Damasco e le milizie lealiste shabiha hanno torturato e violentato uomini, donne e bambini detenuti nelle carceri siriane.
Lo denuncia Human Rights Watch, che ha intervistato 10 prigionieri arrestati dalle truppe del regime nel corso del conflitto, secondo cui i militari di Bashar al Assad avrebbero perpetrato violenze fisiche come la nudità obbligata e prolungata, l’elettroshock, pestaggi ai genitali e penetrazioni forzate con oggetti.
La violenza sessuale in carcere è una delle tante armi terribili che il governo siriano usa regolarmente per umiliare e degradare i detenuti, ha dichiarato Sarah Leah Whitson, direttore di Hrw per il Medio Oriente.
Le aggressioni – ha aggiunto – non si limitano alle strutture di detenzione. Le forze del regime e le milizie shabiha hanno infatti violentato donne e ragazze durante diverse incursioni nelle loro abitazioni.