GRICIGNANO. Torna il problema del mancato versamento degli stipendi agli operatori ecologici appartenenti al consorzio unico delle province di Napoli e Caserta.
Da circa tre mesi i dipendenti del cantiere di Gricignano, come i colleghi delle altre zone coperte dal consorzio, non ricevono un centesimo. Nel frattempo, i lavoratori non sanno come mantenere le proprie famiglie. Figli, scuola, fitto, mutuo, finanziarie: come far fronte a queste spese e al rischio di essere protestati?
Da tempo, gli operatori, oltre alle mancate spettanze, lamentano anche altri disagi: lannosa carenza di indumenti da lavoro (guanti, scarpe, vestiario) previsti dalla normativa sulla sicurezza; la mancanza di un idoneo ambiente attrezzato, in cui poter dismettere gli abiti da lavoro, e di un qualsiasi tipo di servizio igienico dove poter soddisfare i propri bisogni fisiologici.
Nella mattinata di mercoledì i lavoratori hanno tenuto un sit in nel cantiere adiacente alla villa comunale, dopo aver lavorato in forma ridotta, garantendo i servizi minimi essenziali. Poi si sono recati in piazza Municipio, per far sentire la propria voce e chiedere un incontro con la commissione straordinaria.
Da parte loro un appello alle autorità preposte, affinché garantiscano il versamento dei corrispettivi, e anche ai cittadini, ai quali chiedono di non condannarli se in questi giorni la raccolta è andata a rilento, poiché, spiegano, “dietro il mancato servizio c’è un mancato stipendio pagato a dei padri di famiglia”.
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Rifiuti, protesta degli operatori ecologici- VIDEO |