Brindisi: trovate altre tre bombole con innesco

di Mena Grimaldi

 BRINDISI. Trovate nelle campagne di Copertino, a pochi passi da dove risiede Giovanni Vantaggiato, il 68enne reo confesso dell’attentato all’istituto “Morvillo Falcone” di Brindisi, tre bombole di gas con innesco.

Secondo gli agenti della Squadra Mobile di Brindisi, che si è recata sul posto, gli ordigni sarebbero uguali a quelli fatti esplodere davanti alla scuola dove morì Melissa Bassi il 19 maggio scorso. Ognuna delle bombole conteneva una carica di 10 chili di polvere da sparo.

Le bombole sono state ritrovate nello stesso posto in cui Vantaggiato, durante l’interrogatorio, ha detto di aver effettuato delle prove tre settimane prima dell’attentato. Secondo persone presenti sul posto, sarebbero ancora visibili sul terreno i segni dello scoppio della “prova” del presunto attentatore.

L’imprenditore aveva dichiarato di aver iniziato a preparare l’attentato poco prima di Natale 2011, sperimentando se il meccanismo di innesco, preparato artigianalmente, avrebbe potuto realmente funzionare. A quanto si sa è stato poi lo stesso Vantaggiato a rivelare agli investigatori il luogo dove aveva lasciato le tre bombole rinvenute poi nella mattinata di martedì.

Ancora non è stato accertato se l’ordigno appena ritrovato dovesse servire per qualche altro attentato, oppure essere una “riserva” nel caso in cui quello preparato per l’attentato all’istituto professionale di Brindisi non avesse funzionato.

Nel frattempo, Franco Orlando, legale di Vantaggiato, ha fatto sapere che, per il suo assistito, non essendo state previste misure di restrizioni, “dovrebbe incontrare in carcere la moglie e le figlie”.

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