BRINDISI.Per me quella persona non esiste. Il killer non è un padre. Un padre non potrebbe spezzare così la vita di una famiglia.
Sono queste le parole del padre di Melissa Bassi, Massimo, la 16enne uccisa nellattentato allistituto Falcone-Morvillo, durante una conferenza stampa organizzata a Mesagne.
Occhiali scuri, visibilmente provata, per la prima volta è apparsa in pubblico anche la mamma di Melissa, Rita, uscita pochi giorni fa dallospedale dove era stata ricoverata subito dopo appresa la notizia della morte della figlia.
Presenza, come ha precisato il padre della 16enne, voluta solo per fargli forza. La donna, infatti, non è riuscita a parlare. Intanto, Giovanni Vantaggiato, il 68enne accusato di essere il presunto attentatore, ha trascorso la sua prima notte in carcere a Lecce. Con atteggiamento remissivo, sembra che luomo continui solo a chiedere quanto tempo dovrò restare qui?.
Vantaggiato, sposato con due figlieè titolare di un deposito di carburante agricolo. Nella tarda serata di mercoledì, dopo circa 9 ore di interrogatorio, luomoha ceduto confessando di essere responsabile dellattentato. Prima della sua confessione, erano già molti gli elementi a favore degli inquirenti contro di lui. Si parlava, infatti, di indizi significativi.
Portato nella questura di Lecce, il 68enne, alla domanda sul perché del folle gesto sembra abbia risposto lo dovevo fare. Inoltre, durante lincalzare degli inquirenti, Vantaggiato ha dichiarato di aver fatto da solo la bomba. Ha confessato aveva annunciato nella tarda serata di mercoledì il procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta, tra gli applausi della folla, assiepatasi davanti alla procura quando si è diffusa la notizia del fermo.
La mafia, il terrorismo, gli anarchici non c’entrano nulla, insomma. L’uomo avrebbe agito da solo probabilmente per unavendetta privata.Ed è proprio sul movente che ci sono ancora tanti dubbi. Si parla di una vendetta privata contro il preside dellistituto, Angelo Rampino, ma perché allora colpire le giovani studentesse?
Così come dubbi ci sono sullaltro movente, ovvero di un risentimento di Vantaggiato nei confronti del Tribunale posto a
Ma il Tribunale si trova a
Tramite altre immagini che avrebbero ripreso la sua auto e l’analisi delle celle telefoniche, però, gli inquirenti sarebbero ragionevolmente certi che il 68enne fosse vicino all’istituto quando la bomba è esplosa.