Il Senato dice “Si” alla riduzione dei deputati da 630 a 508

di Mena Grimaldi

 ROMA. Con voto quasi unanime, il Senato dà il via libera alla riduzione dei numero dei deputati. Da 630 passeranno a 508.

I senatori che si sono espressi sono stati 212,27 gli astenuti della Lega e 11 i contrari. Il voto di giovedì in aula, dunque, interviene sull’articolo 56 della Costituzionerelativamente al numero dei deputati e ai requisiti anagrafici per l’elettorato passivo.

Cambia anche l’età dei deputati eleggibili. Ovvero dagli attuali 25 anni, potranno essere eletti tutti gli elettori che abbiano compiuto i 21 anni entro il giorno dell’elezione.La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, si effettua dividendo per cinquecento il numero degli abitanti della Repubblica, in base all’ultimo censimento, e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione.

Tra le varie proposte bocciate anche alcune singolari come quella dei Radicali che stabiliva che la Camera e il Senato fossero eletti “mediante sorteggio” o quella di Vincenzo Nespoli (Pdl) che proponeva di non indicare alcun numero in Costituzione sul numero dei parlamentari, ma di rimandarne la quantificazione a una legge ordinaria.

Respinti anche un altro emendamento targato Carroccio che riduceva a 315 e uno dell’Idv che chiedeva di tagliare a 300. Preoccupata per questo voto, Angela Finocchiaro che dice: “Questo voto è inserito in un provvedimento che a mio avviso non diventerà mai legge dello Stato. Questa votazione rischia, quindi, di essere una delle tante senza conseguenze”.

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Redazione
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