ILORIN.E’ stato liberatoModesto Di Girolamo,70 anni, rapito a Ilorin, capitale dello Stato del Kwara, in Nigeria.
Ad annunciarloil ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che ha manifestato “grande soddisfazione” per l’esito positivo della vicenda e sottolineato la “massima collaborazione” delle autorità nigeriane nella liberazione dell’ingegnere italiano abruzzese.
Il sequestro era avvenuto nel primo pomeriggio di lunedì. Di Girolamoè un ingegnereabruzzese,dipendente la compagnia edile torinese Borini&Prono Construction che opera in Nigeria dal 1950. Quando è stato portato via da due uomini armati, lingegnere stava monitorando un progetto di drenaggio di una strada, avviato dal governo della Nigeria nel nord del Paese.
La Borini&Prono costruisce strade in Nigeria fin da 1952. È una spa dal 1934, ma le origini dell’impresa risalgono alla fine del 1800. Opera nel campo dell’edilizia residenziale e industriale, dei restauri, costruisce scuole ospedali, parcheggi, ponti e opere idrauliche. E’ attiva in Italia e, attraverso società controllate o collegate, in Canada, Francia e Africa Occidentale.
Giovedì è stato ucciso un ingegnere tedesco rapito il 26 gennaio dal gruppo Boko Haram. Una task force militare ha fatto irruzione nel nascondiglio dove veniva tenuto l’uomo ed è stato ucciso dai suoi sequestratori. Dinamica simile a quella che ha portato all’uccisione di Franco Lamolinara, l’8 marzo scorso.
Sono ancora due gliitaliani tenuti in ostaggio nel mondo: oltre a Di Girolamo,la cooperante sarda Rossella Urru, sequestrata a ottobre nel sud dellAlgeria, e il volontario palermitano Giovanni Lo Porto, rapito a gennaio in Pakistan.