PISTOIA. Ventitrè ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dalla Questura di Pistoia, insieme a uomini della Digos di Firenze, Lucca, Prato, Pisa e Massa, nell’ambito di una indagine su appalti del Comune di Pistoia e di altri enti del territorio.
Per tutti,
Le indagini, spiega in una nota la questura, hanno inizialmente rilevato una continua e amicale frequentazione tra un dirigente del servizio lavori pubblici del Comune e imprenditori. Esaminando poi le determine dirigenziali del dirigente, è emerso che per la maggior parte i lavori edili e stradali erano stati sistematicamente assegnati ad un numero ristretto di operatori economici della provincia di Pistoia e che essi coincidevano proprio con quegli imprenditori che avevano rapporti frequenti e confidenziali con il dirigente del servizio.
Le successive intercettazioni telefoniche e ambientali hanno consentito di rilevare l’esistenza di un sistema evidentemente già collaudato ed in pieno funzionamento con una corruzione diffusa e sistematica che piega la funzione pubblica agli interessi di alcuni privati.
L’associazione per delinquere, secondo la questura, coinvolgeva alcuni imprenditori e funzionari pubblici unitamente ad un altro indagato, qualificato nell’ordinanza come promotore ed organizzatore, che vantava molteplici conoscenze presso gli ambienti politici locali e regionali e presso le varie amministrazioni locali.