ROMA. “Grazie fratello, quando posso te li vengo a restituire”. Potrebbe sembrare una di quelle frasi che si dicono per ringraziare una persona che ti presta aiuto. In realtà, a pronunciarla è stato un rapinatore “sui generis” che, dopo aver messo a segno una rapina in una farmacia di Roma, “ringrazia” con modi garbati la vittima.
Un anno intero di ricerche da parte degli inquirenti, che alla fine lo hanno arrestato e condotto nel carcere romano di Regina Coeli. Gianfranco R., 37 anni, già soprannominato “il ladro gentiluomo”, tossicodipendente, con precedenti penali per furto e rapina, il 25 giugno dello scorso anno sembra non preoccuparsi minimamente delle telecamere di sorveglianza all’interno della farmacia di via Tiburtina. T-shirt nera, pantaloncini grigi, cappellino in testa e borsetta in spalla, non curante degli altri clienti si avvicina al farmacista con una scusa.
“Dottore le devo chiedere un consiglio” racconterà, a verbale, il rapinato. Il farmacista lo segue dietro uno scaffale zeppo di medicinali e a quel punto l’uomo, gli mostra un martello da falegname nascosto nella tracolla. L’uomo, seguito passo passo dal rapinatore, apre la cassa e preleva il contante: 1500 euro in banconote di vario taglio. Il “ladro gentiluomo” è quasi commosso alla vista di tanto denaro, tanto che afferra con tutte e due le mani il volto della vittima, lo bacia e lo ringrazia.
“Proprio il particolare del martello – spiega il comandante dei carabinieri della compagnia di piazza Dante – lo ha messo in relazione con un episodio analogo accaduto qualche tempo dopo, in un altro esercizio commerciale della zona. Abbiamo fatto tutte le comparazioni possibili per mezzo del filmato, abbiamo individuato il sospetto e messo a confronto con i testimoni”. Le prove raccolte sono state sufficienti per emettere un mandato di cattura.