BOLOGNA. Salgono a 25 le vittime del terremoto in Emilia. E morta, infatti, all’ospedale Maggioredi BolognaSandra Gherardi, 46 anni, di Cento.
La donna era ricoverata in coma dal 29 maggio quando era stata colpita alla testa, per strada, da oggetti caduti da un tettoinseguito alla forte scossa registrata, la seconda per potenza dall’inizio dell’incubo-sisma in Emilia. Stava uscendo da una farmacia in via Provenzali, quando è stata colpita da alcuni calcinacci.
Dopo il ricovero, la donna non ha più ripreso conoscenza. Ho appreso che un’altra persona é deceduta in seguito al terremoto che ha devastato le nostre terre – ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna,Vasco Errani, appresa la notizia – Ciò non fa che aumentare un dolore che coinvolge non solo le famiglie colpite direttamente, ma tutti i cittadini. Da qui ripartiamo per ricostruire rapidamente ciò che abbiamo perso.
Intanto, è condanna unanime per le aziende che nel modenese avrebbero fatto firmare delle liberatorie ai lavoratori per farli rientrare al lavoro nonostante i rischi. Stiamo facendo degli approfondimenti, ma la cosa mi ha stupito perché dalla discussione che abbiamo fatto in Emilia non era emerso nulla, ha detto il segretario della Cgil, Susanna Camusso. Non si può chiedere al lavoratore subordinato una liberatoria in assenza della certificazione di sicurezza. Il lavoratore non ha responsabilità, ha detto.
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D’accordo anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: Bisogna ripartire ma la prima cosa deve essere la sicurezza, ha sottolineato.