LUSCIANO. Marito, moglie e figlio, i primi due con piccoli precedenti, il terzo incensurato. E stata unintera famiglia ad assalire ed accoltellare, nella mattinata di sabato scorso, i due fratelli titolari di un esercizio di generi alimentari e frutta e verdura di Lusciano.
A finire in manette, grazie alle indagini condotte dai carabinieri del reparto operativo del nucleo territoriale di Aversa, in collaborazione con i colleghi della locale stazione, coordinati dal colonnello Gianluca Vitagliano e dal tenente Giuseppe Giovanni Ianniello, sono stati V.S., 54 anni, la moglie C.C., anche lei cinquantaquattrenne, e il figlio incensurato G.S., di 28, tutti residenti in Lusciano, in via della Resistenza, teatro della rissa sfociata nellaccoltellamento dei due fratelli. Per loro, come prospettato dal pubblico ministero Vincenzo Caputo della procura presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, laccusa di duplice tentato omicidio.
Il fatto di sangue si è verificato nella mattinata di sabato a Lusciano, nellambito di una rissa per futili motivi. G.B., 35 anni, è ancora ricoverato presso lospedale San Giuseppe Moscati di Aversa, dove in un primo momento i sanitari si erano riservata la prognosi, dopo aver ricevuto una coltellata che aveva raggiunto la milza e che aveva costretto i medici a sottoporlo ad un delicato intervento chirurgico, mentre il fratello L.B., 31 anni, era stato dimesso con una prognosi di sette giorni, dopo essere stato medicato dagli sanitari aversani presso il pronto soccorso.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, i due fratelli, titolari di un negozio di generi alimentari e frutta e verdura, in via della Resistenza, a Lusciano, avevano avuto, nel recente passato, diverse discussioni con la famiglia Sarinelli, che abita al piano superiore delledificio dove è ospitato il negozio. Questultima volta, la causa dellennesimo battibecco una tenda frangivento di colore verde che i due fratelli avevano fatto installare, sempre secondo quanto hanno potuto accertare i militari, sul suolo di propria pertinenza.
Sabato mattina dalle parole si sarebbe passato ai fatti. I tre, appartenenti allo stesso nucleo familiare, avrebbero, infatti, dapprima ripreso verbalmente i due. In un secondo momento sarebbero scesi in strada armati di un coltello da cucina, un bastone e una zappetta per il giardinaggio. Ne sarebbe nata una rissa al termine della quale i due fratelli sono stati feriti, mentre gli aggressori sono fuggiti. Immediate le indagini da parte dei militari che, grazie allinterrogatorio delle due vittime e alle testimonianze di alcuni presenti allepisodio, sono riusciti a risalire agli autori del duplice ferimento.
Il rapporto dei carabinieri aversani e luscianesi ha convinto, successivamente, il magistrato sammaritano ad emettere il provvedimento restrittivo nei confronti dellintero nucleo familiare con la pesante ipotesi di reato di duplice tentato omicidio. Le condizioni del ferito più grave sono, nel frattempo, decisamente migliorate.