SAN MARCELLINO. Come da tradizione, ogni anno, in occasione della ricorrenza dellonomastico del Santo Patrono, sabato 2 giugno, alle ore 8.30, è stata celebrata una messa solenne in onore di San Marcellino, presieduta dal parroco don Salvatore Verde ed animata dalla corale della parrocchia.
Una grande folla di fedeli è accorsa numerosa per la commemorazione in onore del Santo Patrono, verso il quale, oramai da decenni, si nutre sempre più una grande fede e devozione. Al termine della celebrazione, il parroco don Salvatore ha invitato lintera comunità a visitare il Museo tesoro di San Marcellino, situato nella stessa parrocchia ed esposto al pubblico solo nel giorno del 2 giugno per motivi di ovvia sicurezza.
Abbandonato e trascurato per diversi anni, con larrivo di don Salvatore, circa quattro anni fa, questo bene estremamente importante per la comunità è stato rispolverato e, con tanta pazienza, riportato alla luce. Si tratta di una serie di importanti oggetti del passato e del presente donati per la devozione al santo, come oggetti ex voto, libri antichi come quello dei matrimoni, vasi sacri e anche lapide storiche che precedentemente alla nascita del museo erano sparse senza un corretto criterio.
Da quattro anni ad oggi, grazie allimpegno costante del parroco, il museo, assicurato presso un istituto bancario, si è arricchito sempre di più grazie alla devozione dei sammarcellinesi che decidono di donare vari oggetti in onore del Santo.
Un altro importante passo compiuto con larrivo dal parroco don Salvatore, oltre alla rinascita del museo tesoro, è stato anche la crezione di un vero e proprio archivio, il quale prima dora non esisteva e dove sono conservati diversi libri che rappresentano un bene incredibile per la comunità.
Carissimi fedeli, come ogni anno, ci ritroviamo a vivere unesperienza di spiritualità e di fede in occasione dei festeggiamenti in onore del nostro Santo Patrono ha sottolineato don Salvatore In questo momento di difficoltà causato dalla recessione economica mondiale, che sembra mettere in crisi le certezze della nostra vita, abbiamo il dovere continua il parroco come credenti, di non prestarci a sentimenti di sfiducia e di pessimismo, ma di incentivare la nostra fiducia nella provvidenza di Dio nostro Padre. La festa patronale è unoccasione per vivere un tempo di fede e di gioia comunitaria, rivolgendo il nostro spirito a Dio attraverso i vari momenti di preghiera e di devozione che tale appuntamento ci offre. Pertanto conclude don Salvatore auguro a tutti di sperimentare la grazie di Dio e di vivere un sano momento di divertimento.
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