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SANTA MARIA CV. Cari concittadini, da ieri non sono più Assessore comunale in quanto il sindaco Di Muro ha ritenuto di revocarmi lincarico in questione.
In quasi dodici mesi mi sono battuto, nonostante le mie difficoltà personali, affinché la nostra Città potesse intravedere un barlume di futuro allinsegna della Cultura, della Storia plurimillenaria, dell Arte in ogni sua forma e, soprattutto, sotto legida della piena Legalità. Con pochi soldi a disposizione, infatti, ho cercato di smuovere le acque in una Città dallencefalogramma quasi completamente piatto.
Oggi più di allora sono convinto che Santa Maria Capua Vetere non possa consentirsi ulteriori pause; si tratta di individuare seriamente quale sia la nostra reale vocazione del Territorio e della comunità prima che sia troppo tardi. Non so se ho svolto un buon lavoro o non, solo il tempo potrà rispondere a questo interrogativo e di solito il tempo è galantuomo.
Mi restano due crucci fondamentali per cui Vi chiedo scusa anticipatamente: non essere riuscito a far riaprire la Biblioteca comunale ( nonostante avessi individuato la cifra necessaria alla sua riapertura parziale) e non aver avuto il tempo necessario per stilare insieme alla Soprintendenza la Carta Archeologica ossia la Mappa dettagliata dei Siti pubblici e privati presenti su un Territorio che opportunamente valorizzato farebbe impallidire anche Pompei! Ma posso garantirvi sulla mia parola donore che almeno negli ultimi mesi ( così come può testimoniare la mia amica fedelissima e Segretaria personale Antonella Canalonga) sono stato finanche osteggiato come si può evincere nel caso del Concerto di Pietro Condorelli che, comunque, riuscii ad organizzare lo stesso tramite numerosi Sponsor privati.
Come scrivevo allinizio, ieri il Signor Sindaco mi ha revocato lincarico assessorile con una spiegazione che non sta né in cielo né in terra: secondo lui avrei agito in distonia con le finalità dellamministrazione comunale e in conflitto con le forze politiche di maggioranza.
Questa esternazione del Primo Cittadino è menzognera e infantile. Nemmeno un mese fa, infatti, lo stesso Sindaco non volle accettare le mie dimissioni. E ai giornali locali dichiarò testualmente: Serve ancora molto a noi e alla Città. E poi, per dirla tutta, come mai il Sindaco mi ha offerto se ero in contrasto con lamministrazione lincarico di Consulente alla Cultura? Nonostante questa evidente contraddizione in termini ( tertium non datum: o ero allineato agli obiettivi amministrativi o non lo ero ) avverto la necessità di ringraziare il Sindaco due volte. La prima: per avermi concesso lopportunità di essere Assessore comunale nellesclusivo interesse della Città. La seconda: per avermi sottratto a questo delicato ruolo proprio mentre lazione della magistratura sta iniziando a concentrarsi su Palazzo Lucarelli con tutte le conseguenze possibili ed immaginabili!
Nel porgere i sinceri auguri di buon lavoro al mio successore, consentitemi una ultima riflessione: apparentemente la mia testa era stata richiesta dal gruppo consiliare dei Sammaritani. Ma essendo costoro solo bassa manovalanza politica la causa principale va ricercata nella Cupola che si è impossessata della Attività amministrativa e che è composta da Luigi Di Muro – Franco Lamanna e Giuseppe Stellato.
Mario Tudisco