VILLA LITERNO. Da mesi, forse da anni, la minoranza sta conducendo una campagna denigratoria e provocatoria nei confronti di Antonio Ciliento, a livello personale e istituzionale.
La denuncia arriva dall’attuale maggioranza consiliare, che ora, compatta, esprime la propria solidarietà al presidente del Consiglio Comunale e ne sottolinea l’alto profilo istituzionale e la profonda competenza, evidenziata in anni di militanza politica e istituzionale.
Colpisce – riflette Antonio Tonziello, capogruppo di maggioranza – che Antonio Ciliento fino a due anni fa fosse considerato un cavallo di razza della politica liternese, tanto da affidargli compiti di presidente del consiglio, poi di vicesindaco e quindi di sindaco facente funzione, fino a designarlo pubblicamente come candidato in pectore alle successive elezioni amministrative, con il sostegno pubblico dell’attuale capogruppo di minoranza Nicola Ucciero, rimarcato anche a mezzo stampa. La sua scelta di tirarsi fuori da un gioco di potere, che veniva condotto sulla sua testa, ha fatto diventare invece Ciliento bersaglio di una campagna denigratoria condotta da una vera e propria macchina del fango, che agisce attraverso i mezzi di comunicazione ma anche e soprattutto nelle conversazioni di piazza, condotte ad arte per far passare nella popolazione messaggi distorti. Cambiando repentinamente idea rispetto a pochi mesi prima, gli attuali consiglieri di minoranza in ogni appuntamento pubblico e privato non perdono occasione per punzecchiare e provocare il Presidente, anche su fatti personali, come si è visto nell’ultimo consiglio comunale. Forse sono scottati dal suo abbandono. Io credo invece che la scelta di Ciliento – puntualizza Tonziello – sia stata fatta in continuità con la sua storia politica e personale, nel segno della legalità e della trasparenza dell’attività amministrativa, lontano da giochi di potere che non pensano certo al bene della collettività.
Dall’amministrazione comunale, quindi, viene rinnovata massima e incondizionata fiducia nei confronti del Presidente del Consiglio e anzi viene sottolineato come proprio dai banchi della minoranza ci sia stata scarsissima responsabilità e considerazione del popolo liternese: colpisce, in particolare, che l’approvazione del rendiconto 2010, redatto sulla base del bilancio di previsione approvato a suo tempo anche da alcuni componenti dell’attuale minoranza, sia stato lasciato solo nella responsabilità del gruppo di maggioranza. In caso di mancata approvazione, visto il già ampio ritardo, l’ente avrebbe rischiato gravi sanzioni dalla Corte dei Conti.
Un passaggio anche sulla seduta andata deserta martedì mattina: I nostri consiglieri assenti, con alto spirito istituzionale, si sono scusati nei confronti del consiglio comunale per l’assenza. Ma si trattava di contrattempi lavorativi. Bastava invece un po’ di elasticità e pazienza per consentire lo svolgimento regolare nella riunione. A me è sembrato un pretesto abbastanza puerile, conclude Tonziello.
Rincara la dose il vicesindaco Vincenzo Della Corte: Fortunatamente, i nostri consiglieri non sono costretti a vivere di politica ma hanno un lavoro, e in genere di mattina si lavora, per questo martedì c’è stato quel contrattempo, che subito la minoranza a utilizzato per fare bassa speculazione di piazza. Nessuno ha invece sottolineato che due consiglieri di minoranza erano presenti in sala e si sono dichiarati assenti per non consentire l’avvio dei lavori e far dichiarare la seduta deserta. Mi chiedo: è questa la responsabilità istituzionale di cui tanto si riempiono la bocca?.