AVERSA. Risolto a tempo di record il problema segnalato da Franco Improda di Digital Life che aveva lamentato la presenza di una seconda panchina collocata improvvisamente accanto a quella presente da anni al di fuori del suo esercizio commerciale.
Posizionata praticamente a ridosso del negozio per il commerciante la panchina rappresenta da sempre un problema per la confusione creata da chi la occupa fin dalle prime ore del mattino. Una problema che si amplifica il sabato creando al commerciante difficoltà nel lavoro.
Per questo vedere collocata una seconda panchina gli era parso davvero troppo. Tanto più che nessuno mi ha interpellato, scriveva nella mail inviata alla redazione per chiedere aiuto, esprimendo il suo disappunto per la modifica allarredo urbano realizzata alle sue spalle. Sono davvero disgustato scriveva da questa situazione e di questi metodi che si usano ad Aversa. E’ incredibile come qualcuno che abbia conoscenze con l’amministrazione possa permettersi cose simili, aggiungeva, ripromettendosi di raggiungere gli uffici municipali per far sentire le sue ragioni.
La protesta è andata a segno. La seconda panchina è stata rimossa in tempo reale ma il problema segnalato da Improda resta. Perché la presenza di panchine disseminate in città crea una serie di problemi. Non solo quello del chiasso e dallaffollamento dellarea antistante gli esercizi commerciali, riferito dal responsabile di Digital Life, che impedirebbe di lavorare serenamente ma anche quello della violazione della privacy e sopratutto della sicurezza. Basta osservare la collocazione delle panchine per rendersene conto.
Tante, forse troppe, sono le panchine poste esattamente davanti agli esercizi commerciali che presentano ampie vetrine o davanti agli sportelli bancomat dove eventuali malintenzionati possono assistere alle operazioni diprelievo contanti. Cosicché al di là dell’eventuale confusione creata dagli occupanti delle panchine, legata alleducazione personale, forse sarebbe opportuno pensare di rivederne la collocazione per ridistribuirle, in modo da essere utilizzabili per la finalità ai cui sono destinate che non è certamente quella di ospitare sfaccendati ventiquattro ore su ventiquattro.
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