AVERSA. Un Consiglio comunale aperto sul destino dellex ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena. A prometterlo, come annunziato dalla portavoce del comitato Aversa Forum Salute Mentale, Anna Gioia Trasacco, il sindaco di Aversa nel corso di un apposito incontro.
Abbiamo ottenuto ha dichiarato Trasacco anche su Facebook che il primo cittadino farà convocare un consiglio comunale aperto sulla tematica che ci sta a cuore. Lannunzio riporta alla ribalta uno dei temi più importanti della recente campagna elettorale, quando si diffuse la voce di uno scambio tra lAsl di Caserta e un privato , tra larea della Maddalena e il Palazzo della Salute di viale Lamberti, nel perimetro della ex Saint Gobain, a Caserta.
Voci smentite con il sindaco Sagliocco ad affermare pubblicamente che questa area sarebbe rimasta al servizio di Aversa e degli aversani. Unarea che molti vorrebbero trasformare in polo scolastico, con tanto di smisurate superfici a verde che potrebbero diventare un unico polmone verde fruibile da tutti i cittadini. Un primo passo in questo senso potrebbe essere costituito dal già deciso spostamento del corso di laurea in infermieristicadella Sun da Santa Maria Capua Vetere ad Aversa.Sullargomento, il consiglierecomunale Michele Galluccio, Pdl, ha evidenziato come l’importante trasferimento rientra nella riduzione dicosti di gestione da parte dell’Asl.
Entro fine mese il corso di laurea verrà ospitato nel padiglione dell’Asl di viaSanta Lucia, doveè gia presente l’unita’ operativa di formazione aziendale Per la cronaca, il corso, con frequenza triennale, porterà in città circa cento alunni.Obiettivo del disegno il mantenimento e il rientro dei costi nella valorizzazione dei beni di proprietà dell’Asl e la certezza di una sede che potrà avere continuità nel tempo,risolvendo molti problemi strutturali e logistici che lhanno costretta a ben quattro trasferimenti ultimi dieci anni.
Sempre per Galluccio, la Maddalena può trovare davvero la sua destinazione per il futuro quale polo scolastico formativo, dove allocare specialmente gli istituti di competenza della Provincia che oggi non solo pagano 1.500.000 mezzo di euro di fitto, ma rimangono con tanti problemi logistici e strutturali nelle sede attuali.