Faida tra i clan Gionta e Gallo: arrestato presunto killer

di Redazione

Salvatore ScognamiglioNAPOLI. Salvatore Scognamiglio è stato arrestato dagli agenti del commissariato di polizia di Torre Annunziata perché ritenuto responsabile di associazione a delinquere di stampo mafioso con affiliazione al clan Gionta e concorso in duplice omicidio.

Secondo le indagini, Scognamiglio, 31 anni, avrebbe partecipato il 22 aprile del 2007 all’omicidio di Francesco Paolo Genovese e Antonio De Angelis, due camorristi affiliati al clan Gallo-Cavalieri. Il cartello criminale in quegli anni era entrato in conflitto con i Gionta per il controllo delle piazze di spaccio del territorio. Uno scontro armato tra le due fazioni in cui persero la vita, sempre nello stesso anno, anche altri affiliati, come Francesco Paolo Genovese, Antonio De Angelis e Vincenzo Amoretti del clan Gallo/Cavalieri e Massimo Gallo appartenente a una famiglia legata ai Gionta/Valentini.

Per questi omicidi poi, finirono agli arresti il secondogenito del boss Valentino Gionta, Pasquale, ed altri nove fedelissimi del clan. L’arresto di Scognamiglio è figlio della stessa indagine. Secondo l’accusa, “Gnappetto”, questo il suo soprannome, ha partecipato al raid punitivo in cui persero la vita i due pusher del clan rivale, Genovese e De Angelis.

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