CASERTA. Una proposta di legge per consentire ai familiari delle vittime innocenti di mafia e terrorismo di svolgere attività di testimonianza della memoria è stata presentata nei giorni scorsi in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati.
La proposta diniziativa del deputato del Pd Pina Picierno prevede per chi ha subito la violenza mafiosa o è stato vittima di atti terroristici la possibilità di richiedere al Ministro dellInterno un attestato di testimone della memoria storica e di usufruire di un centinaio di ore retribuite per svolgere attività di formazione, convegni e iniziative scolastiche raccontando le loro storie, per favorire la testimonianza e la conservazione della memoria storica sui fatti di mafia e terrorismo. La parlamentare democratica Pina Picierno, nel presentare la proposta di legge, ha ricordato che è importante valorizzare limpegno di tante vittime, e di tanti loro familiari, teso alla conservazione della memoria storica del nostro Paese, aprendo le porte della speranza attraverso le nuove generazioni. La lotta alla criminalità organizzata deve diventare ha affermato Picierno una priorità assoluta delle Istituzioni e va declinata in forme diverse, anche sul piano culturale.
Lonorevole Tassone relatore della proposta in Commissione Affari Costituzionali – ha sottolineato che le mafie vanno sì combattute con norme efficaci di contrasto, ma anche con azioni di sensibilizzazione e formazione delle nuove generazioni. Sabina Rossa la parlamentare democratica figlia di Guido Rossa, assassinato dalle Brigate Rosse nel 1979 ha espresso soddisfazione per il lavoro comune svolto in Commissione che, seppur nelle legittime differenze politiche e culturali, dovrebbe diventare il modus operandi nel trattare questi temi, esprimendo essi valori universali e condivisi.
Enza Rando, responsabile dellufficio legislativo di Libera – nel prendere la parola, ha voluto congratularsi per liniziativa legislativa, rammentando che le vittime e i loro familiari hanno sempre chiesto che gli venisse riconosciuta la possibilità di rappresentare la memoria storica sui fatti di mafia e terrorismo, traducendo il dolore in impegno e facendo rivivere le loro storie con nomi e cognomi. Questa proposta di legge non solo da senso allimpegno delle vittime, ma fa anche formazione e informazione.
Lintervento conclusivo è stato affidato a Don Luigi Ciotti, il quale ha affermato di aver sempre creduto nel noi in quanto limpegno è e deve essere collettivo, e dobbiamo unire ciò che le mafie vogliono dividere. Oggi il segnale che scaturisce continua il fondatore di Libera dal lavoro comune di forze politiche diverse su questa proposta di legge è significativo, perché dimostra che abbiamo preso coscienza dellimportanza della lotta alla criminalità organizzata. Noi abbiamo una responsabilità verso le vittime innocenti ed i loro familiari, che è quella non solo di far rivivere le loro storie, valorizzando limpegno e la memoria storica, ma anche quella di ricostruire percorsi di verità: sono circa il 75% le vittime ed i loro familiari ancora in attesa di conoscere la verità sui fatti di mafia e terrorismo che li ha visti coinvolti. Non basta commuoversi ha concluso Don Ciotti ma occorre muoversi di più e insieme.